Attacchi a bancomat e postamat, Lucca tra le province italiane più colpite

Nel mirino in particolare gli uffici postali del territorio, ma è allarme anche per banche e distributori self service
Attacchi con l’uso di esplosivi, attacchi di sfondamento con auto-ariete, attacchi con scasso, tre categorie di azione per rubare soldi ai bancomat, ai postamat e ai contenitori dei distributori di benzina. Lucca tra le province italiane più colpite in tutta Italia specie per gli uffici postali.
Questi gli inquietanti dati del dossier 2023 Report sugli attacchi agli Atm di banche e poste e agli Opt dei distributori di carburante pubblicato sul sito del Viminale. Le analisi sono state condotte utilizzando i dati di Ossif (il centro di competenza dell’Abi sulla sicurezza anticrimine), Poste Italiane, Unem (unione energie per la mobilità) e Ip (italiana petroli).
L’analisi è preceduta da un inquadramento generale della delittuosità predatoria in Italia tramite l’esame dei furti commessi sul territorio nazionale. I dati sono stati forniti dal servizio snalisi criminale della direzione centrale della polizia criminale del ministero dell’interno e sono da intendersi per l’anno 2022. Nello specifico il livello di rischio più elevato per gli attacchi agli Atm delle banche è stato registrato in Umbria (1,1 attacchi ogni 100 Atm), quello per gli attacchi agli Atm degli uffici postali in Toscana (2,7) e quello per gli attacchi agli Opt in Basilicata (6,2). La Toscana, infatti, è la prima regione tra quelle con i livelli di rischio più alto per “attacchi” agli Atm postali e Otp, ma la provincia di Lucca è terza in Italia per tutti e 3 i tipi di attacchi monitorati. A livello provinciale gli attacchi si sono concentrati prevalentemente nelle grandi città. Si sono verificati 26 episodi a Roma, 23 a Torino, 19 a Milano e 17 a Bologna. Segue Pavia con 15 attacchi che è risultata la provincia con il più elevato indice di rischio (3,1 attacchi ogni 100 Atm/Opt). Solo in cinque province l’indice di rischio è risultato superiore alla media nazionale per tutte e tre le tipologie di reato: si tratta di Bologna, Chieti, Lucca, Pavia e Pesaro e Urbino. Il livello di rischio è risultato il più elevato per gli attacchi agli Atm degli uffici postali in Toscana, Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Marche, Sardegna e Sicilia mentre in Friuli-Venezia Giulia ed Umbria è risultato maggiore per gli attacchi agli Atm delle banche.
Poste
Per quanto riguarda gli uffici postali la regione Toscana è prima ex aequo con la Lombardia in Italia. A livello territoriale gli episodi si sono concentrati prevalentemente in Lombardia con 15 attacchi e in Toscana, dove gli episodi sono raddoppiati passando da 7 a 14. Tale recrudescenza ha fatto sì che la regione risultasse al primo posto con riferimento all’indice di rischio, pari a 2,7 attacchi ogni 100 Atm. Un valore superiore a quello medio nazionale (1 attacco ogni 100 Atm) è stato registrato anche in Valle d’Aosta (2,2 attacchi ogni 100 Atm), Emilia-Romagna (1,9), Trentino-Alto Adige (1,7), Lombardia (1,4), Molise e Sicilia (1,2) e Abruzzo (1,1). A livello provinciale il maggior numero di attacchi si è verificato a Pavia con 6 episodi seguita da Bergamo, Bologna e Roma con 4. A Pavia è stato registrato anche il livello di rischio più elevato con un indice pari a 5,9 attacchi ogni 100 Atm, seguita dalle province toscane di Pisa (5,7), Pistoia (5,1) e Lucca (4,5).
Banche
A livello provinciale il maggior numero di episodi si è verificato a Bologna con 9 attacchi, seguita da Milano, Pavia e Perugia con 6. Il calo degli attacchi registrato a livello nazionale ha caratterizzato complessivamente 29 province, tra le quali si segnalano Ravenna (-100% da 8 attacchi nel 2021 a nessuno nel 2022) e Roma (-80%, da 20 a 4). Gli attacchi sono rimasti invariati in 58 province (di cui in 49 non si sono verificati episodi, come nel 2021), mentre un incremento ha caratterizzato 20 province, tra cui Pavia (da 2 a 6 episodi) e Torino (da 2 a 5). Con riferimento al livello di rischio, il valore più elevato è stato registrato in provincia di Foggia dove i 5 episodi subiti hanno determinato un valore dell’indice di rischio pari a 2 attacchi ogni 100 Atm (in calo rispetto a 3,6 del 2021). Seguono Pavia con 1,9 (da 0,6), Ferrara con 1,8 (da 0,4), Piacenza e Lucca con 1,5 (entrambe da 0 nel 2021).
Opt
Gli attacchi agli Opt sono da ricondurre all’alta appetibilità delle apparecchiature, dovuta alla loro operatività self-service h.24, alla localizzazione periferica o in aree isolate con ampie fasce orarie non presidiate (in particolare nei giorni festivi), all’alta redditività per singolo attacco, con disponibilità immediata di contante anonimo. A livello territoriale è stata registrata una recrudescenza degli episodi nel Lazio (da 11 a 31 attacchi) e nel Piemonte (da 7 a 26) che sono state le regioni maggiormente colpite insieme alla Lombardia (26 episodi). L’indice di rischio più elevato è stato, invece, registrato in Basilicata con 6,2 attacchi ogni 100 distributori. Un valore dell’indice superiore a quello medio nazionale (2,7 29 attacchi ogni 100 distributori) è stato registrato anche in Campania (5,5), Lazio (5,3), Calabria (4,1), Piemonte (3,8), Puglia (3,6) e Veneto (3,5). Toscana agli ultimi posti per questa tipologia.
Sommando tutti i dati Lucca è risultata la terza provincia italiana più a rischio, (per le 3 tipologie di reato e di modalità) cioè tra quelle con l’indice più alto che tiene conto della sequenza degli eventi negli anni.
Conclusioni
Dal 2021 è poi iniziata una rilevazione congiunta con il Servizio analisi criminale della direzione centrale della polizia criminale dedicata ai furti sui punti vendita nell’ambito dell’attività di monitoraggio e di analisi dei fenomeni criminali emergenti. I risultati consolidati del primo anno di rilevazione congiunta sono stati molto soddisfacenti consentendo di migliorare ulteriormente la raccolta di informazioni conoscitive su tali fenomeni criminali. Il confronto è continuato anche nel 2022 con periodicità trimestrale. Il consiglio è di diminuire l’uso del contante nei distributori di carburante e non solo. “A livello nazionale è operativo un protocollo d’intesa con il Dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell’interno, rinnovato il 5 dicembre 2022, che prevede, tra l’altro, lo scambio di dati ed informazioni attinenti ai fenomeni dei reati predatori in danno delle banche, degli uffici postali ed esercizi commerciali in genere, in un’ottica di miglioramento della prevenzione e repressione della criminalità.