Scuola, i genitori di Bagni di Lucca e Borgo in protesta: “No alle classi pollaio”






Dopo la raccolta firme, prosegue la battaglia dei cittadini
“No alle classi pollaio!”Ė questo lo slogan ricorrente nell’ambito della protesta che si è tenuta questo pomeriggio (14 luglio) davanti alla scuola media statale Papa Giovanni XXIII a Borgo a Mozzano
Si è trattata di una pacifica forma di dissenso organizzata da genitori per contrastare il rischio che si formino classi sovraffollate. Si parla, infatti, della possibilità che si vadano a formare classi da 27/30 alunni, tutto a discapito dell’istruzione. In meno di venti giorni sono state raccolte oltre duecentocinquanta firme per chiedere al Comune una chiara presa di posizione.
Il 17 luglio, inoltre, a Borgo a Mozzano verrà istituita una commissione che si preoccuperà di redarre un documento attraverso cui la maggioranza si impegnerà a creare una terza classe, mentre il giorno seguente è previsto consiglio straordinario aperto a tutti, un momento di condivisione nel quale i genitori auspicano che possa prevalere il buon senso.
“Uno degli obiettivi – sottolinea un genitore – è richiedere il potenziamento dell’organico contro i continui tagli che il mondo della scuola subisce a discapito dei ragazzi che meritano di essere seguiti a dovere, ciascuno nel rispetto delle proprie potenzialità e delle proprie carenze”.
“Un’esigenza che la prospettiva della cosiddetta classe pollaio farebbe venir meno – come afferma Annalisa Giusti, rappresentante della classe quinta primaria di Borgo a Mozzano -. Siamo qui come genitori e qualcuno di noi anche in veste di insegnante, per chiedere a gran voce che la scuola rimanga quello spazio nel quale i nostri ragazzi possano star bene e apprendere con serenità. Nella classe prima della scuola primaria di primo grado, verranno create due classi per un totale di cinquantadue alunni e questo non garantirebbe ai nostri ragazzi la possibilità di accedere ad un ambiente formativo adeguato. Ci teniamo dunque a promuovere attraverso la protesta di oggi, il nostro netto dissenso a questa decisione, affinché non solo non venga promossa quest’anno, ma affinché non diventi una modalità, un’impronta che rischia di mettere a repentaglio il diritto all’istruzione, principio cardine della scuola pubblica, che può essere perseguito solo con la creazione di classi in numero congruo, ovvero nel nostro caso, tre classi primarie a Borgo a Mozzano”.
Di raggruppamento – e conseguente depotenziamento – invece si parla per quanto riguarda la scuola primaria di Bagni di Lucca. “Abbiamo deciso di unirci alla protesta dei genitori di Borgo a Mozzano – afferma una mamma – perché anche da noi uniranno la terza e la quarta, la prima e la quinta classe. Basti pensare che cosa comporterebbe questo nella gestione ordinaria delle classi ma anche in presenza di bambini disabili”.