





Successo per l’iniziativa della Camera Penale di Lucca, dopo un percorso didattico con le scuole
Terminati con successo gli incontri della Camera Penale di Lucca con gli studenti degli istituti scolastici di secondo grado della Provincia nell’ambito del progetto Miur concordato con il provveditorato agli studi di Lucca.
Dal mese di dicembre ad oggi, gli avvocati della Camera Penale hanno effettuato ben 19 incontri, per un totale di 700 studenti delle classi seconde, terze, quarte e quinte dei molti istituti coinvolti nell’iniziativa.
Nel corso delle relazioni sono stati trattati i principi fondamentali del processo penale e gli aspetti legati al trattamento penitenziario e all’effetto rieducativo dell’espiazione della sanzione.
Gli studenti hanno manifestato vivo interesse alle questioni affrontate, partecipando attivamente agli incontri, dialogando con i relatori e ponendo domande sui temi trattati, che hanno scatenato vivaci confronti, segno tangibile dell’interesse stimolato nei giovani studenti dalle tematiche trattate.
Terminati gli incontri, le classi quarte hanno partecipato ad un piccolo concorso in cui i ragazzi dovevano cimentarsi nello sviluppo di alcune domande elaborate dalla stessa Camera Penale in materia di giustizia penale ed esecuzione della pena; lavoro in cui si sono distinte in particolare tre classi che hanno, così, potuto prendere parte ad un processo simulato svoltosi ieri (6 maggio), all’interno dei locali del Palazzo di giustizia di Lucca ove hanno trovato ad accoglierli anche il provveditore agli studi, Donatella Buonriposi.
Protagoniste sono stati: gli studenti della classe IV AR/AFM RIM dell’Isi di Castelnuovo, guidati dal professor Marco Mosca e dal professor Francesco Milana, e che si è cimentata nella difesa di tre imputati accusati di violenza sessuale di gruppo ex art. 609octies c.p.
La classe 4°D del liceo scientifico Barsanti e Matteucci di Viareggio, guidata dal professor Sergio Nacinovich si è occupata di rivestire il suolo della pubblica accusa ed infine la classe 4BL Liceo Chini-Michelangelo Lido di Camaiore, guidata dalla professoressa Alessandra Andreozzi si è occupata della difesa della persona offesa e quindi della costituzione di parte civile nel processo.
A tutte le classi interessate, una settimana prima dell’appuntamento, è stata trasmessa la riproduzione di un capo di imputazione, gli atti di indagine (cartella clinica, comunicazione della notizia di reato, sommarie informazioni testimoniali) e una piccola guida sul reato contestato. Infine, i ragazzi hanno potuto contare sul supporto di tutor che li hanno coadiuvati nella preparazione del processo (gli avvocati Eleonora Romani, difesa imputati, Fabrizio Bartelloni, pubblica accusa, Maurizio Zerini, parte civile).
I ragazzi si sono presentati davanti ad un vero e proprio collegio giudicante composto dai magistrati in forze al tribunale di Lucca, Nidia Genovese, Jessica Ferrigno e Gianluca Massaro. Il processo si è svolto con l’audizione dei testimoni, le eccezioni e deduzioni d’udienza ed infine con la discussione delle parti. I ragazzi, visibilmente emozionati, hanno indossato la Toga ed hanno potuto vivere le tensioni di un vero e proprio processo su un tema di strettissima attualità e che sempre più spesso riguarda soggetti di giovane età.
E’ stata la stessa dottoressa Nidia Genovese, presidente del Collegio nominato per l’occasione, ad indirizzare il gruppo Miur della Camera Penale, sulla scelta della fattispecie di reato da sottoporre all’esame dei ragazzi.
Al termine della mattinata i Magistrati si sono ritirati in camera di consiglio per poi emettere la Sentenza il cui dispositivo è stato letto nel silenzio sacrale dell’aula in cui tutti i ragazzi attendevano l’esito visibilmente emozionati. Dopo la lettura i ragazzi hanno potuto conoscere il percorso valutativo della Corte, spiegato egregiamente dal Giudice Genovese, che ha spiegato ai ragazzi le ragioni a sostegno della decisione presa (e che ha visto l’assoluzione di uno degli imputati e la condanna degli altri due).
Un grande successo, dichiara il responsabile del progetto Micaela Bosi Picchiotti: “I ragazzi hanno dimostrato capacità di analisi e riflessione che ha stupito anche noi avvocati”.
Soddisfatto anche il presidente della camera penale di Lucca, Marco Treggi: “Il progetto Miur ha una importanza fondamentale poiché vuole diffondere la cultura della giustizia tra i più giovani, renderli consapevoli di cosa significhi affrontare un processo penale e di come siano fondamentali, in un sistema democratico, le garanzie e il diritto di difesa. Obiettivo sicuramente riuscito anche grazie al contributo e alla disponibilità mostrata dal tribunale di Lucca e dalla procura della Repubblica, i quali hanno partecipato fattivamente e ci hanno concesso l’utilizzo dell’aula 1 del Tribunale di Lucca. I ragazzi hanno vissuto un vero e proprio processo: mi ha colpito in particolare la difesa degli imputati – tre ragazzi dell’Isi Garfagnana, Scremin Giada, Luca Mazzanti e Riccardo Rocco – che hanno perfino rinunciato alla pausa ricreativa pur di preparare a dovere la propria discussione all’esito dell’istruttoria. Bravissimo anche lo studente Edoardo Lunardi (pubblica accusa) del Liceo Scientifico Barsanti e Matteucci e la studentessa Tosca Tartarini (parte civile) del Liceo Chini Michelangelo”.
Gli impegni del gruppo Miur della Camera Penale non finisco qui poiché quest’anno, grazie alla disponibilità della Direzione Carceraria dell’Istituto San Giorgio di Lucca, tutte le classi quinte incontrate durante questi mesi, potranno accedere al carcere cittadino.
Si apriranno le porte del carcere per gli studenti dell’Isi Barga, del Liceo Barsanti e Matteucci, Isiss Piana di Lucca, istituto Carrara Nottolini Busdraghi, Liceo Chini Michelangelo.
Le visite si svolgeranno nella mattina dei giorni 15, 22 e 29 maggio prossimi in cui la direttrice Santina Savoca illustrerà ai ragazzi le condizioni carcerarie e curerà un incontro fra i ragazzi e alcuni detenuti. Anche questo appuntamento, forti dell’esperienza dello scorso anno, sarà un momento particolarmente importante per i ragazzi e per gli stessi Avvocati penalisti che, con questa esperienza, vogliono sensibilizzare i ragazzi sulla pena detentiva e su tutto il mondo “carcere”, argomento delicato di cui si parla ancora troppo poco.
Soddisfatta la Camera Penale che per la prima volta su piano nazionale, porterà in un Istituto penitenziario ben 145 studenti.