I carabinieri forestali: “No agli allarmismi sul lupo, ma non lasciate il cibo fuori dalle case”

La specialità dell'arma: “Eccessivo pensare a un piano di contenimento”

Non bisogna fare allarmismi, le istituzioni hanno ben presente la situazione ed hanno gli strumenti per affrontarla quando diventa critica. Gli animali selvatici ci sono da sempre e in alcuni periodi si avvicinano di più ai centri abitati. L’unico, ma accorato, consiglio che mi sento di dare è quello di non lasciare cibo in giro. Perché, ovviamente, gli animali mangiano”. Prova a gettare acqua sul fuoco la colonnella Raffaella Pettinà comandante del gruppo Carabinieri forestali di Lucca sulla “questione lupo”, anche dopo quanto denunciato ieri (11 aprile) a Porcari. “Gli episodi non vanno sottovalutati, però senza eccessi perché almeno in questa zona la situazione non è allarmante. Il caso in questione è monitorato dalla Asl e cercheremo di capire. Oltretutto non è stato fatto un tampone salivare, quindi non abbiamo la certezza su chi sia stato”. Anche se, secondo quanto riferito dal sindaco, la vittima ha assicurato che non si trattava di un lupo cecoslovacco, razza con cui possono essere confusi.

La pensa così pure il colonnello Luigi Bartolozzi comandante del gruppo dei Carabinieri forestali di Firenze: “Siamo di fronte a una popolazione che si sta espandendo, con animali erratici che vanno a colonizzare nuove aree e in alcuni frangenti possono incontrare le persone. Si moltiplicano gli avvistamenti, ma è una situazione assolutamente gestibile. Certo è bene avere delle accortezze, sono animali selvatici ed è giusto mantenere le distanze, perché se poi diventano animali confidenti può esserci qualche problema… Chi abita nelle zone di campagna è meglio che non lasci all’esterno sacchi della spazzatura con dentro alimenti oppure del cibo per altri animali, perché diventa un richiamo. E ancora quando si va a giro nel bosco con il proprio cane, meglio tenerlo al guinzaglio perché può essere una preda per un lupo affamato”.

“Purtroppo – sottolinea ancora Pettinà in merito alla questione cibo – siamo anche di fronte a un vuoto normativo: c’è il divieto di appastare i cinghiali che però non riguarda gli animali selvatici. Ecco, magari un’ordinanza del genere sarebbe una cosa buona. Così come la raccolta porta a porta dell’organico, soprattutto in alcune zone, andrebbe ripensata se non proprio evitata”.

Intanto si moltiplicano gli appelli per un piano nazionale di gestione e contenimento degli animali selvatici: “Bisogna capire davvero se c’è questa necessità. Senza partire da un censimento con dati certi, non sarei in grado di dirlo – prosegue la colonnella dei Forestali di Lucca – Non dimentichiamo il lupo è una specie protetta e che c’è un istituto apposito, l’Ispra, che dipende dal ministero dell’ambiente, in grado di valutare quest’ipotesi se ce ne fosse il bisogno. E finora non è mai stata presa in considerazione”.

Anche dal mio punto di vista non ci sono gli estremi per arrivare a tanto – conferma il comandante Bartolozzi – Esistono gli strumenti per fare prevenzione e difendersi. Anche la Task force lupo della Regione con il numero Whatsapp per segnalare avvistamenti è importante. Certo poi a chi ti pone dei problemi occorre dare delle risposte. Diverso è il caso dell’orso con cui fortunatamente in Toscana non abbiamo a che fare: a differenza del lupo, se ti percepisce come una minaccia ti aggredisce. La sua gestione è ben più complicata”.