Sanità, l’allarme di Quiriconi: “Previsto il taglio di 17,5 mezzi medicalizzati sul territorio dell’Asl nord ovest”

9 marzo 2023 | 14:10
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Il presidente dell’ordine dei medici di Lucca: “Secondo il progetto della Regione Toscana passeranno dagli attuali 78,5 ai futuri 61, per questo il manifesto sulla ‘morte’ del medico in Garfagnana dispiace ma non stupisce”

Manifesto per la “morte” del medico 118 a Piazza al Serchio, interviene anche il presidente dell’ordine dei medici della provincia di Lucca Umberto Quiriconi.

https://www.luccaindiretta.it/cronaca/2023/03/07/manifesti-per-la-morte-del-medico-118-la-protesta-in-garfagnana/337949/

“Abbiamo accolto con amarezza la provocazione costituita dall’affissione di manifesti funerari in Garfagnana che paventano la scomparsa della figura del medico sulle ambulanze del 118 – commenta Quiriconi -. Dispiacere, ma non sorpresa, poiché nonostante le numerose prese di posizione, questa situazione è praticamente già in atto, tanto che la maggior parte dei turni dell’emergenza territoriale in Garfagnana è di fatto tutt’ora coperta da ambulanze col solo infermiere a bordo. In effetti, secondo il progetto della Regione Toscana, nell’Asl nord ovest il numero dei mezzi medicalizzati passerà dagli attuali 78,5 (46 automediche + 32,5 ambulanze medicalizzate) ai futuri 61 (51,5 automediche + 9,5 ambulanze medicalizzate). Sempre la Regione Toscana asserisce per bocca dei suoi funzionari che con tale decurtazione non si verificherà alcun disservizio essendo prevista comunque negli altri casi la presenza dell’infermiere sui mezzi di soccorso avanzato”.

“L’ordine dei medici pensa che il medico nel settore dell’emergenza territoriale sia insostituibile e che tale provvedimento possa tutt’al più costituire una misura emergenziale vista la carenza di questa figura nell’attuale panorama sanitario – conclude Quiriconi -. Giova tuttavia ricordare ai cittadini e agli amministratori civici che ben poco si è fatto per ovviare a questa carenza; anche la delibera della Regione Toscana n.1108 del 21 ottobre 2021, che istituiva corsi di formazione per medici dell’emergenza territoriale, è stata tenuta in un cassetto per circa un anno e mezzo e tirata fuori solo dopo numerose sollecitazioni, preferendo altre soluzioni come quella sopra ricordata che oltretutto consente un notevole risparmio di risorse finanziarie. L’ordine confida quindi in un proficuo, costruttivo dibattito tra Regione, Asl e sindaci per ovviare a questa situazione a tutto beneficio degli utenti ed anche dei medici che vedrebbero in tal modo valorizzata la loro professionalità”.