Vico Pancellorum, in partenza i lavori all’acquedotto. I cittadini non ci stanno: “Pronti all’esposto in procura”

Il comitato ‘La Cornice’ scrive a Regione e Prefetto: “Il progetto va rivisto. Si tuteli il territorio e il torrente Coccia”
Non si placano le polemiche relative ai lavori di Gaia spa sul territorio all’acquedotto di Vico Pancellorum. Il progetto con protagonista la frazione di Bagni di Lucca, che prevede oltre 3 chilometri di nuova condotta, è finto nel mirino delle proteste dei cittadini per i disagi legati al cantiere e il presunto impatto ambientale che l’intervento avrebbe soprattutto sul torrente Coccia.
Il comitato La Cornice di Vico Pancellorum, in rappresentanza anche di molti cittadini vivono la frazione di Bagni di Lucca, torna all’attacco dopo aver espresso le proprie perplessità sul progetto durante un’assemblea con Gaia e amministrazione comunale. I lavori di Gaia dovrebbero partire sabato prossimo (21 gennaio) e il comitato non intende arrendersi per bloccarli: il presidente del comitato, Sonia Boldrini, ha scritto una lettera indirizzata a Regione Toscana, Prefetto, Genio Civile, Gaia Spa, Gaia spa, comune di Bagni di Lucca e ditta appaltatrice.
“Abbiamo appreso che il prossimo 21 gennaio, su comunicazione del comune di Bagni di Lucca, partiranno i lavori per la sostituzione della condotta del civico acquedotto che da 50 millimetri viene aumentata a 150 millimetri con la chiusura temporanea dell’unica strada per Vico – esordisce Sonia Boldrini, presidente del comitato -. È nostra intenzione, prima di procedere presso la Procura della Repubblica, di invitare all’attenta valutazione di quanto verrà realizzato in sede di esecuzione del progetto affinché sia rispettoso di quanto dovuto. Già molte volte e per più incontri abbiamo tentato con il comune di Bagni di Lucca, Gaia spa ed altri di far valere quanto riteniamo nella giustezza, nel rispetto della concessione, delle normative e del territorio. Ma a quanto pare sino ad ora Comune e Gaia spa non hanno prestato attenzione alle nostre richieste, procedendo indifferenti con l’avvio dei lavori che materialmente partiranno il 21 gennaio. Come si suole dire nonostante ciò, la nostra azione finora ha mirato a ‘prevenire invece che curare’. C’è rimasto ancora poco tempo, ma quanto basta per rimediare, dal momento in cui ancora nulla è partito e che danni ancora non ne sono stati fatti“.
“La concessione data a Gaia spa n°7042/2018 in sanatoria, prevede di ‘derivare l’acqua per l’uso idropotabile a servizio del civico acquedotto’ e non per altre produzioni industriali – prosegue Sonia Boldrini -. Il progetto per noi risulterebbe in contraddizione con le attuali disposizioni di concessione, poiché prevede non solo la sostituzione della condotta da 50 millimetri a 150 millimetri, ma addirittura annuncia uno spropositato aumento di prelievo di acqua sorgiva (in confronto al contesto di produzione della sorgente stessa) e addirittura l’istallazione sulla medesima condotta di una centrale elettrica, quando la concessione in essere è limitata al solo prelievo di acqua per uso idropotabile, per cui l’iter di autorizzazione della centrale dovrebbe essere un altro. Per noi il progetto di Gaia spa relativo alla sostituzione della condotta e al suo potenziamento presenta, non solo lacune, ma anche probabili irregolarità”.
“L’attuale conduttura allora concessa nella misura di 50 millimetri ha permesso fino ad adesso un servizio all’utenza in piena soddisfazione, nonostante le grosse perdite periodiche verificatesi ultimamente – precisa Sonia Boldrini -. Per cui giustamente deve essere riparata, sostituita con una messa in posa in sicurezza e funzionalità, ma che dovrebbe essere anche mantenuta con lo stesso diametro, mentre ora viene sostituita con altra di diametro tre volte superiore pari a 150 millimetri, con al termine una centrale idroelettrica. Evidenziamo così un probabilissimo rischio di disseccamento del torrente Coccia, il quale è iscritto negli elenchi della Regione Toscana dei torrenti da tutelare, tanto che la perplessità del disseccamento del torrente Coccia è riportata anche in una nota trasmessa dagli uffici del Genio Civile al progettista di Gaia”.
“Il progetto esecutivo per noi potrebbe presentare dei vizi di non poco conto, evidentemente sottovalutati al momento dell’elaborazione e dell’approvazione del progetto con gravi rischi ambientali che potrebbero accadere – attacca il comitato -. A nostro avviso prima di procedere alla fase esecutiva dei lavori, necessiterebbe anche una doverosa variante al progetto in essere, che prenda anche in considerazione il grande aumento di diametro della condotta che da 50 millimetri passa a 150. Viste le peculiarità del progetto, le perplessità sottoscritte dal Genio Civile, la possibilità materiale da parte di Gaia spa di emungimento fuori dai canoni e dai limiti della concessione n°7042/2018 con scadenza nel 2028, e viste le forti possibilità di temuto impatto ambientale, che si potrebbe realmente verificare, anzi da definire una catastrofe locale, qualora si verificasse il disseccamento del torrente Coccia, e del resto come è avvenuto per altri torrenti della zona a seguito di altri interventi idraulici. Sempre per il Coccia il rischio sussiste non solo per la crisi idrica dovuta ai cambiamenti climatici, quanto più e certa lo sarebbe per un emungimento abnorme. Non per nulla l’attuale concessione ha fissato limiti ben precisi, per cui prima di procedere con i lavori si evidenzierebbe necessaria e doverosa la valutazione di impatto ambientale”.
“A nostro avviso inoltre per l’uso idroelettrico delle acque di prelievo servirebbe un’altra concessione, che allo stato dei fatti adesso non ci risulta in essere – prosegue il comitato – In attesa di vedere eseguito un progetto equo valido e rispettoso di quanto dovuto, che metta in sicurezza e funzionalità la necessaria posa della condotta, senza alterarne il diametro, con la collocazione di più misuratori di flusso che siano visibili anche all’utenza, chiediamo a Gaia spa di rivedere il progetto, all’amministrazione comunale di prendere atto delle proprie eventuali responsabilità, agli organi interessati alle concessioni e al controllo di procedere nei loro compiti e nelle loro verifiche, nonché di elaborare delle sagge disposizioni per il rispetto delle normative, degli iter procedurali, e per la tutela del territorio, della fauna, della flora, del microclima, dei rilevanti flussi turistici di sentiero e del torrente Coccia”.