In provincia di Lucca cinque morti sul lavoro da inizio anno e 6052 denunce di infortunio

La provincia è al secondo posto in Toscana dietro Firenze per incidenti e al terzo per decessi
Infortuni sul lavoro, la provincia di Lucca seconda in regione solo a quella di Firenze per numero complessivo di incidenti. Tra tutte le regioni, la Toscana occupa una posizione intermedia per i tassi standardizzati di infortunio (in occasione di lavoro) ed una medio-bassa per quelli mortali.
Per quanto riguarda i principali macrosettori, analizzati negli ultimi 5 anni, nel 2019 in Toscana nel settore manifatturiero il tasso grezzo di tutti gli infortuni in occasione di lavoro è risultato più basso del dato nazionale, nelle costruzioni e nel settore dei trasporti e del magazzinaggio invece lievemente più alto; il tasso degli infortuni gravi (almeno quaranta giorni di prognosi o un grado di invalidità permanente) è invece simile al dato nazionale in tutti e tre i macrosettori considerati.
In Toscana gli infortuni, in numeri assoluti, sia denunciati che riconosciuti (che rappresentano circa il 70% dei denunciati) hanno subito un importante decremento negli ultimi venti anni, con una tendenza alla stabilizzazione negli ultimi 4-5 anni. Gli infortuni gravi, sempre in numeri assoluti, appaiono nel ventennio più stabili, con una chiara tendenza alla diminuzione negli ultimi 4-5 anni. Anche per i mortali si nota un progressivo declino nel ventennio considerato, anche se più marcato nel primo decennio. In particolare, la media degli infortuni mortali avvenuti in Toscana degli anni 2016 – 2017 – 2018 – 2019 è inferiore del 70% rispetto all’anno 2000.
Nel testo del report 2022 della Regione Toscana, su dati Inail, il fenomeno infortunistico viene analizzato e descritto in dettaglio per il settore delle costruzioni, alberghiero, estrattivo, trasporti e magazzinaggio, e manifatturiero, con approfondimenti, soprattutto per quanto riguarda quest’ultimo macrosettore, per alcuni particolari settori. Va sottolineato che in termini di distribuzione percentuale, proprio nel settore manifatturiero è presente la più alta percentuale di infortuni, sia a livello nazionale che regionale. In quasi tutti i settori Lucca è sempre dietro a Firenze come numeri totali.
I dati tengono conto anche degli incidenti stradali sul tragitto casa-lavoro e viceversa perché rientrano nel conteggio totale e nei risarcimenti, compresi quelli con esito mortale. La distribuzione percentuale secondo la provincia mostra come il settore cartario riguardi prevalentemente la provincia di Lucca, dove si registra più del 70% dei casi riconosciuti e di quelli gravi. In questa provincia è avvenuto anche l’unico infortunio mortale nel settore.
“La distribuzione percentuale degli infortuni riconosciuti secondo la provincia di accadimento mostra che quasi un quarto dei casi è accaduto nella provincia di Firenze, seguita da Lucca, Arezzo, Pisa. L’analoga distribuzione degli infortuni gravi un leggero eccesso di casi gravi nelle province di Lucca, Livorno e Massa Carrara. Quella degli infortuni mortali evidenzia un forte eccesso di casi mortali nelle province di Arezzo, Prato, Grosseto e Pisa. A tal proposito, occorre notare che il territorio aretino assorbe l’14% degli infortuni riconosciuti contro il 22% degli infortuni mortali, quello pratese il 7% contro il 15%, quello grossetano il 2% contro il 7%, quello pisano il 12% contro il 15%”.
A Lucca da gennaio a ottobre sono state presentate 6052 denunce per infortunio su luoghi di lavoro di cui 5 con esito mortale. Nel primo caso la provincia di Lucca risulta seconda in tutta la regione Toscana, come da dati medi Inail negli ultimi 5 anni, mentre nel caso di morti bianche la Lucchesia è al terzo posto in Toscana ma insieme a Pisa, Siena, Pistoia e Grosseto, dove Firenze e Arezzo sono al primo e secondo posto per lavoratori deceduti.
“Il fenomeno infortunistico, in termini di tasso di incidenza, appare più diffuso nel sesso maschile, il trend è tuttavia in diminuzione in tutti e due i generi, fatta eccezione per il 2020 in cui il tasso di incidenza degli infortuni in occasione di lavoro appare più elevato nel sesso femminile a causa della diffusione del contagio da Covid (riconosciuto come infortunio da Inail, se avvenuto in occasione di lavoro) negli operatori sanitari fra i quali il sesso femminile è fortemente rappresentato”. Il trend è comunque in lieve peggioramento ma con una diminuzione dei morti. Conclude il report: “Si rileva una progressiva lieve riduzione dell’incidenza infortunistica complessiva, tale tendenza è confermata anche per l’incidenza degli infortuni in occasione di lavoro, mentre l’incidenza degli infortuni in itinere (che avvengono durante il normale tragitto di andata e ritorno fra l’abitazione ed il luogo di lavoro) risulta modestamente aumentata. Sugli infortuni in itinere, occorre ricordare che agiscono fattori anche esterni al rischio strettamente lavorativo”.
Ma i dati sono in continuo aggiornamento a cura dell’Inail e sul sito web dell’istituto si possono seguire tutti gli andamenti mensili. Un flusso di dati in perenne evoluzione. La strada verso una maggiore sicurezza sembra ancora lunga.