Colpito da un cacciatore mentre lavora nell’uliveto: grave in ospedale un 62enne

26 ottobre 2022 | 15:47
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Colpito da un cacciatore mentre lavora nell’uliveto: grave in ospedale un 62enne

Il fatto in mattinata a Tempagnano di Borgo a Mozzano. L’autore del gesto è fuggito senza prestare soccorso: individuato è stato denunciato dai carabinieri

Colpito da pallini da caccia calibro 12 mentre lavora nell’uliveto. La disavventura, che poteva costare ben più cara, è capitata a un 62enne di Tempagnano, frazione di Borgo a Mozzano.

Mancavano pochi minuti alle 9 quando in località Ai Monti l’uomo è stato attinto da una fucilata di un cacciatore di 59 anni, fortunatamente sparata da grande distanza, circa 10 metri, che mirava ad alcuni volatili. Una rosa di piccoli pallini che si sono conficcati nella carne. Immediati i soccorsi dell’uomo che è stato condotto in codice rosso per la dinamica all’ospedale San Luca di Lucca.

Lo sparatore, insensibile alle urla del malcapitato, ha invece omesso di prestargli soccorso e si è dileguato, mentre la vittima, poco dopo e benché gravemente ferito dal busto al viso, è riuscito a contattare i soccorsi telefonicamente.

Sul posto oltre al personale medico che ha trasportato il malcapitato alll’ospedale di Lucca sono prontamente intervenuti i carabinieri della locale stazione assieme ai colleghi dell’aliquota operativa della Compagnia di Castelnuovo di Garfagnana, compagnia guidata dal capitano Biagio Oddo, che hanno iniziato le indagini finalizzate all’identificazione del responsabile dei fatti attraverso una battuta di ricerca nelle campagne adiacenti alla quale hanno partecipato anche i militari della stazione forestale di Bagni di Lucca.

carabinieri forestali

È stata proprio la tempestività di queste ricerche, unite alla precisa conoscenze dei luoghi a consentire al personale del’arma di acquisire quegli elementi che li hanno portati a indirizzare le investigazioni nei confronti di una serie di soggetti, cacciatori abituali del luogo, escludendone poi – progressivamente – alcuni per incompatibilità con i fatti e verificandone gli alibi di altri che in quel momento si trovavano altrove.

Il cerchio si è stretto nei confronti di un 59enne residente a Borgo a Mozzano che alla fine ha confermato le sue responsabilità nei fatti, giustificando la sua fuga con la paura provata nell’immediatezza per le conseguenze di quello che era successo.

I carabinieri, che lo hanno denunciato con l’accusa di lesioni personali ed omissione di soccorso, hanno sequestrato sia il fucile che il bossolo della cartuccia esplosa, nonché, cautelativamente, tutte le armi in possesso del presunto autore dei fatti.

Il 62enne ferito, intanto, è stato però accolto al triage, cosciente anche se molto dolorante, in codice giallo. Non corre pericolo di vita.

Proseguono intanto le investigazioni nei confronto del cacciatore le cui responsabilità verranno vagliate nel proseguo dell’attività dell’autorità giudiziaria anche in base alla prognosi con cui il ferito verrà dimesso dall’ospedale.

Foto d’archivio non collegata alla notizia di cronaca