Controlli di Arpat ai depuratori: 24 sanzioni elevate agli impianti della provincia di Lucca

7 ottobre 2022 | 15:29
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Controlli di Arpat ai depuratori: 24 sanzioni elevate agli impianti della provincia di Lucca

Il dato provinciale è il peggiore in Toscana. In 9 casi è scattata anche la segnalazione alla procura

Il 32% dei 180 depuratori controllati presentano irregolarità, la maggior parte delle quali rilevate in impianti in provincia di Lucca. Violazioni che hanno portato a elevare 24 sanzioni. Questo il quadro emerso dai recenti controlli Arpat che ha passato al setaccio il 90% degli impianti di depurazione di reflui urbani con potenzialità maggiore di 2.000 ae (abitanti equivalenti). Sono emerse 90 irregolarità che hanno interessato 57 impianti, pari a circa il 32% dei 180 depuratori controllati. “Arpat nel 2021 ha controllato la qualità dello scarico finale di 180 impianti di depurazione di reflui urbani con potenzialità maggiore di 2.000 ae (abitanti equivalenti) recapitanti in acque superficiali, o maggiori di 10.000 ae se recapitanti in acque marino costiere, su un totale di 201 impianti censiti in Toscana (90%). Il controllo allo scarico degli impianti di depurazione ha l’obiettivo di verificare l’adeguatezza e l’efficienza dei trattamenti depurativi impiegati e l’impatto dello scarico sul corpo idrico, al fine di non pregiudicarne lo stato di qualità”.

A Lucca su 20 impianti controllati sono stati prelevati 56 campioni e di questi 17 non sono risultati conformi ai parametri di legge, nel 2021.  Si legge in una nota di Arpat: “Le violazioni contestate hanno portato a rilevare 81 sanzioni amministrative e 9 di tipo penale con comunicazioni di notizie di reato”. A Lucca con questi numeri si è registrata la maggior parte delle contestazioni.

Prosegue infatti la nota: “Rispetto al 2020, si osserva un lieve incremento nel numero di impianti controllati (circa 10 in più) e un aumento delle sanzioni amministrative (17 sanzioni in più); rimangono pressoché stabili le notizie di reato (una in più). I depuratori oggetto di sanzione amministrativa sono 13 in più rispetto alla scorso anno (da 42 si passa quest’anno a 55 impianti) mentre rimane stabile il numero di impianti su cui è stata eseguita una comunicazione di reato. I motivi di queste violazioni sono nella maggior parte riferibili a superamenti dei limiti di legge di alcuni parametri ricercati e altre irregolarità dovute al mancato rispetto di prescrizioni presenti negli atti autorizzativi. I parametri per i quali si riscontrano più frequentemente superamenti sono solidi sospesi e Bod5 , seguiti da escherichia coli. Più limitati i superamenti di Cod, azoto ammoniacale, nitroso e nitrico, seguiti da zinco (3 casi), rame, alluminio e ferro (un superamento ognuno). Gli impianti di depurazione controllati nel 2021 sono distribuiti tra i 15 gestori compresi quelli fuori dal servizio idrico integrato (Aquapur, Aquarno, CuoioDepur, Gida). Gli impianti di dimensioni maggiori di 100.000 Ae hanno registrato le percentuali più alte di irregolarità sia amministrative (Sa) (70%) che penali (Cnr) (30%)”.

Lucca fanalino di coda

Continua Arpat: “La maggior parte delle irregolarità si riscontra su impianti nelle province di Lucca (60%) e Pistoia (63%).La provincia di Lucca registra il numero più alto di irregolarità amministrative (24) della regione, la maggior parte riferibile al superamento del parametro microbiologico Escherichia coli. Nella provincia di Pistoia le violazioni amministrative registrate riguardano il superamento di alcuni parametri come azoto ammoniacale, ferro, azoto nitroso, Escherichia coli. Seppure persistono scarichi in deroga per alcuni parametri negli impianti gestiti da Acque SpA nella Val di Nievole (autorizzate nelle more della realizzazione dell’accordo di programma del 2004 per la Valdinievole – accordo tubone e confermate nei rinnovi di autorizzazione rilasciate dalla Regione Toscana) i depuratori in questione sono stati potenziati migliorando in maniera evidente le proprie performance e di fatto non utilizzano le deroghe concesse”. Il dossier completo sul sito web ufficiale di Arpat.