Nessuna traccia dell’elicottero sparito con 7 persone a bordo: riprese le ricerche sui crinali dell’Appennino foto

Il velivolo era partito da Tassignano ieri mattina: l'ultimo segnale alle 10,10. Al lavoro squadre di terra e elicotteri

Nessun segnale di allarme o richiesta di soccorso. Né, soprattutto, nessuna traccia dell’elicottero che è disperso dalla mattina di ieri (9 giugno), dopo essere decollato dall’aeroporto di Tassignano, con 6 imprenditori del cartario a bordo e il pilota.

Le ricerche, che fin dal pomeriggio di ieri, si sono concentrate sui crinali dell’Appennino fra San Pellegrino in Alpe, in provincia di Lucca, e Pievepelago e Pavullo nel Frignano, nel modenese, non hanno dato ancora alcun frutto. Sono proseguite fino alla mezzanotte e riprese all’alba di stamani (10 giugno), sia via terra, con un grande dispiegamento di uomini e mezzi, sia in volo, con elicotteri dell’Aeronautica militare, dell’elisoccorso 118, dei vigili del fuoco e perfino della guardia di finanza.

Dalle 6,30 del mattino, gli uomini del soccorso alpino dell’Emilia Romagna si sono nuovamente diretti al campo base organizzato a Pievepelago, dove le ricerche si sono spostate oggi, dopo che ieri era stato battuto il territorio al confine con la provincia di Lucca. Alla cella di San Pellegrino in Alpe si è agganciato per l’ultima volta il cellulare del pilota, originario del Veneto, dove era diretta la comitiva di 4 turchi e due libanesi, che avevano partecipato a It’s tissue, la manifestazione che si sta svolgendo in questi giorni a Lucca. Erano saliti su un volo dell’elicottero della Avio Srl, ingaggiato da Electric80, ospite nella open house della Gambini di Altopascio, con cui ha realizzato un progetto innovativo e sostenibile nel settore del tissue, per visitare uno stabilimento della Roto Cart nel trevigiano. Ma qui i compratori non sono mai arrivati.

Attorno alle 10,10 di ieri si sono perse tutte le tracce: è collocato in questo orario l’ultimo segnale del cellulare. L’allarme tuttavia è stato dato dopo ore, perché per il viaggio privato, senza piano di volo, non era stato richiesto il servizio di allarme, che avrebbe registrato lo scalo a Pavullo e quindi consentito forse di diramare le ricerche con più tempestività. Invece, è stato il tecnico della compagnia, rimasto a Tassignano, a dare l’allarme quando, dopo ore, non aveva avuto più notizie dal pilota. Lo ha fatto presente alla torre di controllo di Tassignano, che ha segnalato il tutto alla prefettura di Lucca. Le ricerche sono state poi organizzate dall’ufficio territoriale del governo di Modena, competente per territorio. Ma ancora non ci sono novità su questo fronte.

Purtroppo le ricerche, che già nella giornata di ieri hanno potuto contare su sorvoli ricognitivi di elicotteri dell’Aeronautica militare, Elisoccorso 118, Guardia di finanza e vigili del fuoco, hanno dato esito negativo. I militari dell’Aeronautica, in collaborazione con il Soccorso alpino, hanno protratto le ricerche fino alla scorsa mezzanotte inoltrata.
Questa mattina sono riprese le operazioni, con campo base sempre nel capoluogo dell’Appennino modenese: il Soccorso Alpino è presente con diverse squadre territoriali, alcune delle quali saranno imbarcate su velivoli dell’Aeronautica, che coordina le operazioni, per la ricerca dall’alto.

Sul posto, sul versante lucchese, sono presenti anche i vigili del fuoco di Lucca e Castelnuovo, che hanno allestito in zona un campo base a Col d’Arciana, nel comune di Castiglione di Garfagnana.

Sul posto c’è personale del comando di Lucca con una unità di comando locale, personale Tas, vigili del fuoco del comando di Prato con sistema di ricerca Dedalo e l’elicottero Drago del nucleo di Bologna.

Inviati sul posto anche cinofili e nucleo Sapr dei vigili del fuoco. Alle ricerche partecipano anche gli uomini della Protezione civile della Garfagnana.

Mobilitato anche il soccorso alpino di Lucca e la sezione dell’Appenino del Sast. Questa mattina la prefettura di Lucca ha autorizzato una ricerca con l’elicottero della Protezione Civile Garfagnana.

L’elicottero della ditta Rotorwork si è alzato il volo verso le 6 con una squadra della stazione di Lucca del Soccorso alpino e speleologico toscano ed ha sorvolato minuziosamente per circa 90 minuti le zone dove  l’elicottero potrebbe essere scomparso. Purtroppo le ricerche, che hanno insistito sul versante toscano fino al passo di Pradarena, Cerreto, Lagastrello, con rientro dal versante emiliano, hanno dato esito negativo.

La Regione Toscana ha messo a disposizione per il sorvolo della zona un elicottero Aib (Antincendio boschivo) a bordo del quale sono saliti due tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico toscano.

Anche la protezione civile del Trentino ha inviato un elicottero B3 con a bordo tre operatori (pilota, tecnico e personale del Soccorso alpino) per aiutare i soccorritori. L’intervento – informa la Provincia di Trento – è stato richiesto dalla Protezione civile dell’Emilia Romagna. L’elicottero messo a disposizione dal Trentino dispone di una campana sonica impiegata per gli interventi di ricerca in caso di valanga, le cui onde si diffondono su una superficie di 200 metri quadrati, segnalando l’eventuale presenza di materiale metallico.

Il rilevatore Recco è una sorta di sonar, un trasmettitore-ricevitore che emette un segnale direzionale da un’antenna.
Se il segnale colpisce un riflettore, viene ritrasmesso verso il rilevatore e convertito in un impulso audio, il cui volume è proporzionale all’intensità del segnale ricevuto.

Il sistema funziona perfettamente se il disperso ha addosso una piastrina (ormai una gran parte dell’abbigliamento e dell’attrezzatura da montagna ha la piastrina incorporata) ma, in assenza di piastrina, il rilevatore può individuare oggetti elettronici, come il cellulare, anche se scarico.

Le ricerche, fa sapere la Prefettura di Modena, si stanno concentrando “in un’area boschiva tra la regione della Garfagnana e Pavullo nel Frignano“, e finora hanno visto impegnati “più di 10 elicotteri e numeroso personale a terra di vari enti militari e della protezione civile”. I Reparti volo interessati, dettagliano dalla Prefettura, “sono quelli dei vigili del fuoco di Bologna ed Arezzo, dell’aeronautica militare di Cervia e Pratica di Mare e della Guardia di finanza di Pisa e di Pratica di Mare”, mentre le squadre di ricerca terrestre “sono state ulteriormente potenziate e attualmente superano le 100 unità”. Sul campo “sono attive squadre dei vigili del fuoco, del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico, dei carabinieri e della Guardia di finanza, oltre a 26 unità del volontariato della protezione civile regionale”.

Questa mattina, oltre al posto di comando avanzato allestito sul territorio del Comune di Pievepelago, è stato attivato anche un ulteriore Pca a Frassinoro, nella frazione di Piandelagotti, e oggi pomeriggio il prefetto Alessandra Camporota, che sta personalmente coordinando le attività di ricerca, “ha ricevuto una delegazione diplomatica della Turchia, guidata dall’ambasciatore Omer Gucuk, e l’ambasciatrice libanese Mira Daher, giunti da Roma per assistere alle attività di ricerca dei propri connazionali”. Le ricerche, assicura infine la prefettura modenese, “continueranno finchè il velivolo non sarà ritrovato, salvo un’interruzione dovuta all’oscurità per garantire la sicurezza degli operatori”

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