la denuncia |
Cronaca
/

Biblioteca di Borgo a Mozzano, Filcams Cgil: “L’azienda affidataria non rispetta le regole”

25 gennaio 2022 | 11:42
Share0
Biblioteca di Borgo a Mozzano, Filcams Cgil: “L’azienda affidataria non rispetta le regole”

Il sindacato: “Non ha ancora assunto le due lavoratrici aventi diritto che da oltre sei anni svolgono la prestazione lavorativa nell’appalto”

“L’azienda affidataria del servizio non rispetta le regole”. Così Filcasm Cgil interviene sulla gestione della biblioteca comunale di Borgo a Mozzano.

“La cooperativa le Macchine Celibi di Bologna, dopo un ricorso al tar si è aggiudicata la gestione dei servizi della biblioteca ma ad oggi non ha ancora assunto le due lavoratrici aventi diritto che da oltre sei anni svolgono la prestazione lavorativa nell’appalto – spiega il sindacato che ripercorre la vicenda -. La storia è complicata: a gennaio 2021 il comune non aveva affidato il servizio all’impresa vincitrice della gara, visto il ricorso promosso dalla società cooperativa le Macchine Celibi di Bologna che si era classificata seconda, basato su presunti
vizi formali. Nel frattempo le due lavoratrici coinvolte, erano state licenziate e rimaste senza tutele nel limbo burocratico”.

“Grazie al nostro intervento fu ripristinato il rapporto di lavoro e nell’attesa dell’aggiudicazione del servizio, si riuscì ad attingere alla cassa integrazione – prosegue il sindacato -. Nel mese di marzo 2021 finalmente il Comune decise di affidare il servizio alla ditta Innovative Multiservice di Cosenza che, pur reintegrando le lavoratrici nella biblioteca, applicava un contratto ‘spurio’ sottoscritto tra organizzazioni sindacali e datoriali non rientranti nel campo di quelle maggiormente rappresentative sul piano nazionale, con tutte le criticità conseguenti in termini di condizioni peggiorative. Per effetto della nostra contrattazione alle lavoratrici venne riconosciuto il trattamento economico maturato alla data del passaggio. Nel mese di giugno 2021 il tar si è pronunciato a favore della cooperativa le Macchine Celibi e a quel punto il Comune dopo gli approfondimenti del caso, ha assegnato il servizio all’impresa di Bologna dal 1 gennaio 2022, mentre la ditta uscente ha avviato le procedure per il cambio di appalto“.

“La direzione della cooperativa subentrante, in sede di contrattazione, ha lamentato fin da subito criticità legate a presunti danni economici subiti, rispetto alla mancata assegnazione del servizio dal gennaio 2021. Sulla base di tale imputazione, al tavolo negoziale, ha proposto l’assunzione delle due lavoratrici al secondo livello del Ccnl Multiservizi (corrispondente all’inquadramento delle addette alle pulizie), nonostante le stesse, siano laureate e professionalmente preparate ed esperte per la mansione da svolgere nella biblioteca – prosegue ancora il sindacato -. Ci siamo attivati immediatamente con l’amministrazione comunale che, durante un incontro dello scorso 27 dicembre, si è impegnata a monitorare la vicenda al fine di tutelare le concittadine. Il 4 gennaio nel corso di un ulteriore incontro, il comune ha ribadito la necessità di arrivare a una conclusione definitiva a tutela delle lavoratrici, dando la disponibilità ad aumentare il valore dell’appalto con servizi aggiuntivi prevedendo ulteriori stanziamenti”.

“Ciò nonostante, la cooperativa a oggi non ha ancora assunto le lavoratrici, in virtù di un’ulteriore proposta di assunzione che rimane comunque a condizioni peggiorative e che le stesse fino ad oggi hanno inteso rifiutare – conclude il sindacato -. Come Filcams Cgil denunciamo questo comportamento come atto grave e non rispettoso delle regole, venendo meno al rispetto della clausola sociale prevista nei bandi pubblici. Rimarremo al fianco delle lavoratrici, pronti a mettere in campo ogni iniziativa necessaria a garantirne l’assunzione e il mantenimento dei diritti acquisiti, chiedendo da questo punto di vista, anche un intervento maggiormente perentorio da parte dell’amministrazione comunale nei confronti della cooperativa, affinché rispetti quanto previsto dalle normative vigenti in materia”.