Cordoglio nella politica per la morte del presidente del parlamento Ue, David Sassoli

Si è spento nella notte in ospedale. Fiorentino, 65 anni, da giornalista al Tg1 era passato in politica nelle file del Pd
È morto nella notte il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Ne ha dato notizia in un tweet il suo portavoce Roberto Cuillo.
Sassoli, giornalista, nato a Firenze e passato dal Tg1 alla politica con l’elezione al parlamento europeo, ha scritto il portavoce, è morto all’1,15 di oggi (11 gennaio) nel Centro di riferimento oncologico di Aviano, in provincia di Pordenone, dove era ricoverato. “La data e il luogo dei funerali verranno comunicati nelle prossime ore”.
David Sassoli, morto nella notte all’età di 65 anni, era ricoverato dal 26 dicembre. Ieri, in una nota, il suo portavoce, Roberto Cuillo, aveva reso noto: “Il presidente del Parlamento europeo dal 26 dicembre è ricoverato in una struttura ospedaliera in Italia. Tale ricovero si è reso necessario per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario. Per questo ogni attività ufficiale del presidente del Parlamento europeo è cancellata”. Sassoli aveva già dovuto annullare tutti gli impegni istituzionali da settembre a inizio novembre scorsi, a causa di una “brutta” polmonite dovuta al batterio della legionella, come lui stesso aveva reso noto in un video.
Il presidente del Parlamento europeo era stato ricoverato per diversi giorni in un ospedale di Strasburgo, fino a quando i medici non gli avevano consentito il rientro in Italia per continuare a curare la polmonite. A novembre poi c’era stata una ricaduta. Il mese scorso Sassoli aveva annunciato che non si sarebbe ricandidato alla guida dell’Europarlamento. E giovedì prossimo era prevista l’elezione del suo successore, per la seconda metà della legislatura.
Immediato il cordoglio anche dalla provincia di Lucca.
“Ci ha lasciati David Sassoli, presidente del Parlamento europeo – dice il presidente della Provincia e sindaco di Capannori, Luca Menesini – Una notizia che mi rattrista molto, perché ho sostenuto più volte Sassoli alle elezioni europee e lui ci ha sostenuto a Capannori. L’ho sostenuto perché persona corretta, leale, capace di interpretare al meglio il suo ruolo istituzionale, anteponendo sempre il bene comune all’interesse di parte. Per me è stata fonte di ispirazione politica, e ci tengo a dirgli grazie. Ciao David, ci mancherai. Addio!”.
Il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, non fa mancare il suo ricordo: “Che dolore la morte di David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, un uomo che ha espresso con il suo stile sobrio e pacato la profondità dei valori migliori della politica: visione, capacità di ascolto, lealtà, coerenza, educazione, rispetto. Un grande italiano che ha saputo rappresentare al massimo livello delle istituzioni comunitarie la migliore vocazione europeista del nostro paese”.
“Un politico d’altri tempi – lo ricorda la sindaca di Altopascio, Sara D’Ambrosio – Gentile, capace di grande umanità, portavoce di tante battaglie. Questo per me è David Sassoli. Lo seguivo quando faceva il giornalista. Ho sostenuto la sua candidatura alle europee nel 2019 e in quell’occasione ho anche avuto il piacere di conoscerlo a Lucca, con Alessandra Nardini e Renato Bonturi. Un cittadino d’Europa, che da presidente del Parlamento europeo è sempre riuscito a dare voce e ascolto alle istanze quotidiane dei cittadini”.
“Ho da poco appreso della morte di David Sassoli, attuale presidente del parlamento europeo – comenta il sindaco di Borgo a Mozzano, Patrizio Andreuccetti – I più lontani dalla politica se lo ricorderanno come conduttore del Tg1, ruolo che per anni ha svolto con grande professionalità.Sassoli era deciso ma per bene, un signore, si sarebbe detto in altri tempi. Nel suo ruolo ha incarnato per alcuni anni il volto di un’Europa come solo in parte è, un’Europa dei popoli autenticamente democratica, solidale, attenta a coniugare libertà e giustizia sociale, riconoscimento del merito e delle competenze. Sassoli ha vissuto e condiviso l’Europa per come dovrebbe in prevalenza essere, ma che ancora in parte non è, quindi ci lascia un esempio pratico per il futuro”.
“Mi ha creato un enorme fastidio leggere ieri sera, poche ore prima che morisse – dice ancora – il tweet di un fake vigliacco che lo scherniva collegando il suo male al vaccino contro il Covid-19. Che pena, che infamia, che tristezza. Sassoli era tutto fuorché un fomentatore del “discorso dell’odio”. Non era un santo, certo, faceva le sue battaglie politiche come tutti, ma se c’è una cosa che tutti gli hanno sempre riconosciuto è l’onestà intellettuale. Era un uomo che credeva nel progresso scientifico come prodotto di una comunità democratica, e con questo spirito è giusto che sia ricordato”