L’ex sindacalista Picone: “Le guardie mediche? Per la sanità sono medici di serie B”

3 gennaio 2022 | 19:11
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L’ex sindacalista Picone: “Le guardie mediche? Per la sanità sono medici di serie B”

Il commento dopo i disservizi di Capodanno: “La sensazione è che i turni in cartiera anche per le cooperative esterne siano gestiti meglio”

“Sono anni che il servizio di guardia medica lamenta diverse e gravi criticità”. Così l’ex sindacalista Franco Picone interviene dopo i problemi emersi durante le festività.

“Intanto è difficile capire anche con che tipo di lavoratori abbiamo a che fare – spiega Picone che negli anni si è occupato della categoria -. Sono medici che fanno da anni i turni in guardia medica o in altri settori della sanità pubblica come il pronto soccorso ma non sembrano essere lavoratori subordinati della Asl. Sembrano piuttosto assimilabili a lavoratori autonomi e già questa è una criticità. Se per esempio questa notte ad Altopascio ci dovrà essere un medico e a Capannori e Campo di Marte 2 dalle 20 alle 24 e poi un medico nel turno notturno dalle 24 alle 8 (stesso discorso vale per Ponte a Moriano, Bagni di Lucca, Coreglia, Barga, Gallicano, Castelnuovo, Piazza al Serchio un medico) che accade se questo è malato? C’è un piano B? Chi se ne occupa? Ci sono dei reperibili? Funziona questo tipo di reperibilità? E quante ore lavorano di seguito questi medici? E quanto guadagnano? Perché non sono dipendenti Asl a tempo indeterminato?”.

“Inoltre viene da chiedersi che tipo di organizzazione e di valutazione dei rischi venga fatta dall’azienda nei confronti di questi professionisti che lavorano a busta paga della Asl generalmente da anni. Rischi di aggressione continua. Rischi stress correlati. La gestione delle emergenze, lavorano da soli? Rischi dovuti alle strutture dove svolgono il loro lavoro. Rischi dovuti all’uso di automezzi anche di notte. E il rischio Covid? L’uso, la fornitura e la formazione sull’uso dei Dpi necessari – prosegue Picone -. Nella sanità pubblica di oggi la trasparenza è una chimera, bene lo sanno coloro che (comitati, gruppi politici e cittadini) lottano da anni per una sanità migliore. Ma mentre sembra si siano spesi ingenti somme di denaro per i medici vaccinatori e le Usca com’è giusto che sia le guardie mediche sono figlie di un dio minore? Come mai molti scappano a gambe levate da questo servizio? Eppure la famosa sanità sul territorio della Regione Toscana che prevede un ruolo importante dei medici di famiglia non può avere un buco nero per le feste comandate e generalmente in crisi nei notturni. Buco nero che genera sconforto e rabbia negli utenti e inutili intasature dei 118 e dei pronto soccorso”.

“Non dobbiamo dimenticare che mentre per tutte le altre discipline il medico ha a disposizione la figura dell’infermiere qui no. Pertanto questo medico di serie B deve essere in grado anche di praticare cateteri, medicazioni, sondini. Dopo le 20 e la domenica pomeriggio le chiamate alla guardia medica sono per ogni cosa, infermieristica e specialistica, pediatrica, oculistica, cardiologica, traumatica, ginecologica, dermatologica – conclude l’ex sindacalista -. La sensazione è che questa sia una specie di sabbia mobile di confine di cui nessuno si occupa seriamente lasciando il cerino in mano a un eroico medico nella sua solitudine. La sensazione è che i turni in cartiera anche per le cooperative esterne che caricano e scaricano i camion siano gestiti un tantino meglio. Sarebbe auspicabile che ogni giorno la Asl desse pubblica informazione su orari e servizi dalle 20 alle 8 del mattino”.