È ufficiale: da lunedì 26 aprile la Toscana torna in zona gialla

23 aprile 2021 | 17:56
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È ufficiale: da lunedì 26 aprile la Toscana torna in zona gialla

Riaprono bar e ristoranti anche a cena ma solo all’aperto. Ok anche a cinema e teatri ma resta il coprifuoco alle 22

È ufficiale: da lunedì (26 aprile) la Toscana entra in zona gialla.

Ad annunciarlo è il presidente della Regione Eugenio Giani con un post sui social.

Da lunedì 26 la Toscana entra in zona gialla.

Pubblicato da Eugenio Giani su Venerdì 23 aprile 2021

Bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie, pizzerie potranno quindi aprire dalle 5 alle 22 con servizio al tavolo all’aperto, sia a pranzo che, con le nuove misure, anche a cena. Rimane sempre consentito l’asporto e la consegna a domicilio. Ripartono anche gli sport di squadra e di contatto purché all’esterno mentre rimane interdetto l’uso degli spogliatoi.

Per quanto riguarda gli spostamenti sarà possibile superare i confini liberamente tra regione gialle mentre per andare in una regione rossa o arancione sarà necessaria l’attestazione di vaccinazione o di aver avuto il Covid (nell’arco dei sei mesi precedenti) o l’attestazione di un tampone molecolare o antigenico rapido con risultato negativo effettuato 48 ore prima.

Dall’1 maggio si potrà far visita a un’abitazione privata una volta al giorno, nel limite di quattro persone ulteriori a quelle già conviventi, oltre ai minorenni e alle persone con disabilità o non autosufficienti conviventi. Le scuole fino alle medie restano sempre in presenza mentre le scuole superiori e le università tornano principalmente in aula.

Riaprono anche cinema e teatri al 50 per cento della capienza e fino a mille spettatori all’aperto e 500 al chiuso. I posti a sedere devono essere preassegnati, i biglietti acquistati online, tenuta la distanza di un metro a meno che non si conviva e rimane obbligatorio l’uso delle mascherine.

“Il passaggio in zona gialla è un segno della luce in fondo al tunnel. Una notizia positiva, che darà una boccata di ossigeno a molti settori della nostra economia, duramente provati dalle chiusure e misure anti Covid – commenta il presidente Giani –. Una notizia che coincide con l’uscita del nuovo decreto legge sulle riaperture  e che offre così la possibilità di applicarlo subito”.

“La zona gialla – prosegue il presidente – è una conquista, costata molti sacrifici e impegno da parte di tutti, a partire dai nostri ragazzi con le scuole chiuse o non a regime. Non dobbiamo sprecare questa opportunità di graduale e prudente ripartenza. Non è un libera tutti. Non dobbiamo abbassare la guardia. Confido nel senso di responsabilità, di cui i toscani hanno dato sempre prova. Dobbiamo continuare a fare attenzione, a rispettare le regole essenziali di contrasto alla diffusione del virus e continuare a vaccinarsi e a vaccinare. Su questo fronte  – conclude – continueremo a dare il massimo, seguendo le indicazioni nazionali e augurandoci che arrivino i vaccini nelle quantità necessarie, richieste più volte. Abbiamo già somministrato oltre 1,1 milioni di dosi. Ci sono, quindi, tutte le condizioni, perché la Toscana possa di nuovo ritornare a vivere, ad aprirsi agli altri e a ritrovare la sua dimensione sociale di comunità attiva e dinamica. Non sprechiamo questa occasione”.

“È stato messo in campo uno schema di riaperture che da lunedì ci fa un po’ respirare, cercando allo stesso tempo di evitare che le terapie intensive (non ancora svuotate) tornino a riempirsi – commenta il presidente della Provincia Luca Menesini -. Terapie intensive piene significa persone che lottano per la propria vita e famiglie nel dolore. È quindi importante che da lunedì tutti si seguano le regole di base con ancora maggiore attenzione: uso della mascherina, distanza, igienizzazione delle mani, evitare gli assembramenti, fare il ricambio d’aria nei luoghi chiusi in cui stiamo con altre persone. Queste riaperture sono un primo passo e come tale è stato presentato: un primo passo a cui, se tutto va come tutti ci auguriamo, a breve ne seguiranno altri. Stiamo camminando verso la luce, proviamo a esserne contenti”.

“Abbiamo passato un anno durissimo, abbiamo e stiamo affrontando una pandemia mondiale ha sconvolto e stravolto le nostre vite. Abbiamo resistito, lottato e siamo stati solidali, e adesso – con i vaccini e la responsabilità individuale – ci stiamo dirigendo verso la fine di un incubo. Nella lotta al Covid dobbiamo guardare l’insieme: tutelare la salute di tutti e tutelare il diritto al lavoro – conclude Menesini – Un equilibrio difficile in una situazione come quella vissuta, ma che l’Italia in qualche modo è riuscita a trovare, forse più di altri Paesi (in Europa e in Gran Bretagna ci sono stati nell’inverno 2020 e nei mesi del 2021 lockdown seri e duri, altro che fasce di colore). Guardiamo avanti e guardiamoci tutti insieme. Facciamo la nostra parte, usiamo responsabilità e buonsenso, oggi più di ieri”.