Arrivate a Lucca le prime dosi del vaccino anti-covid: il primo a vaccinarsi il dottor Luchi






Si vaccinano i primi 45 operatori
Sono arrivate puntuali, scortate dalle pattuglie della polizia, le prime dosi di vaccino. Alle 9,30 il primo carico è arrivato all’ospedale San Luca dove in mattinata è partita la vaccinazione sui primi 45 operatori sanitari.
Il primo ad essere sottoposto al vaccino, alle 11 di questa mattina (27 dicembre) è stato il dottor Sauro Luchi, direttore delle malattie infettive dell’ospedale lucchese.
https://www.luccaindiretta.it/dalla-citta/2020/12/27/il-primario-delle-malattie-infettive-ora-non-si-perda-un-minuto-nella-distribuzione/213802/
Subito dopo di lui si è sottoposto al vaccino anche il professor Francesco Bovenzi, direttore della cardiologia. Con lui si sono vaccinate anche Marisa Anzilotti, direttrice della farmaceutica ospedaliera e l’ostetrica Maria Paola Belluomini. Tra i primi anche la responsabile della pneumologia, Barbara Canari Venturi.
“Sono un po’ emozionata – ha detto la pneumologa Canari Venturi -, è un momento importante e ho fiducia nel vaccino. Ho sempre fatto ad esempio il vaccino anti influenzale. Oggi è un evento simbolico ed è importante per il morale perché è il punto di svolta per la soluzione dell’emergenza che stiamo vivendo. Adesso la situazione è migliorata grazie alle misure adottate, ma non bisogna abbassare la guardia. Sono morte molte persone in questi mesi, il mio pensiero va a loro, anche persone con meno di sessanta e cinquanta anni, che non avevano patologie o che le avevano ma non erano di rilevante entità. Alcune persone erano mie conoscenti pochi giorni fa è morta una persona di 72 anni parente di una infermiera e prima stava bene”.
Alle fasi di avvio, seguite ad un briefing sulle procedure, hanno preso parte, in rappresentanza della Regione Toscana, la consigliera Valentina Mercanti e l’assessore Stefano Baccelli: “C’è una grossa analogia – ha detto Baccelli – tra il d-day della seconda guerra.mondiale e il vax day di oggi, non si tratta di un paragone fuori dal tempo. Con il d-day si iniziava a liberare l’Europa dal nazifascismo oggi con il vaccino proviamo a liberarla dal coronavirus. Voglio ringraziare l’esercito e l’aeronautica in particolare perché ha portato il vaccino nei presidi più lontani. Lasciamo perdere le polemiche sterili sulla scorta al furgone che trasporta i vaccini, è senza dubbio un carico prezioso e la distribuzione è seguita direttamente dal ministero della difesa. Un grosso ringraziamento a tutti gli operatori sanitari, anche a quelli che oggi non potranno vaccinarsi ma che sono voluti essere qui ugualmente come testimoni di un momento storico importante”.
“C’è stata una massiccia risposta di tutti gli operatori sanità – ha detto Tommaso Bellandi, direttore responsabile della sicurezza dei pazienti -: sono più di 2500 tra dipendenti e lavoratori che hanno aderito, una cifra pari al 95% di tutti gli operatori. Oggi sono arrivate al San Luca 45 dosi, un gesto simbolico per il vax day. La somministrazione della seconda dose avverrà tra 21 giorni. Il 6 gennaio terminerà l’iter burocratico per il vaccino Moderna, da lì a due settimane verrà distribuito”.
Nella fase iniziale della campagna, oltre agli operatori sanitari dipendenti del servizio sanitario regionale, verranno coinvolti, inoltre, gli ospiti e il personale delle Rsa delle case di cura, del volontariato, degli studi dentistici, delle farmacie, dei servizi appaltati.
Molti i candidati alla vaccinazione: solo negli ospedali superano gli 8.000, ben oltre l’80% dei lavoratori; ovviamente la categoria più numerosa è rappresentata dagli infermieri che è anche quella più presente numericamente.