Covid, le categorie in ginocchio chiedono maggiori risorse

Aperto il tavolo sulla crisi con Prefettura e Provincia di Lucca

Ampliare la platea dei beneficiari degli indennizzi basandosi anche sul fatturato del periodo. Questo è quanto è stato chiesto dai partecipanti al tavolo sull’andamento economico della provincia di Lucca, voluto dalla Prefettura e dall’amministrazione provinciale, per fare il punto della situazione, alla luce anche del passaggio da zona gialla a zona arancione e che ha visto la partecipazione dei sindaci del territorio, dei rappresentanti delle associazioni di categoria, ma anche di Confindustria, dei sindacati, di Abi Toscana e dell’Inps.

Emerge un’estesa condizione di disagio che interessa non solo le attività sospese ma anche quelle che possono restare aperte le quali vedono calare il proprio giro di affari anche a causa del divieto di spostamento da comune a comune, previsto per le zone di colore arancio. Il presidente della Provincia, Luca Menesini e il prefetto Francesco Esposito si sono impegnati a rappresentare nelle sedi più opportune questa forte istanza che proviene anche dagli amministratori locali.

Sia il prefetto Esposito, sia il presidente Menesini hanno sottolineato come, in questa difficile fase, sia fondamentale il ruolo del volontariato che, con le sue ‘finestre’ sul territorio, può fornire indicazioni sempre aggiornate e puntuali sulla situazione generale.

“In questa fase – spiega il prefetto di Lucca Francesco Esposito – abbiamo ritenuto prioritario continuare a operare avvalendoci di una rete istituzionale ampia per intercettare le situazioni di maggior disagio. Dobbiamo unire le forze per dare risposte a livello territoriale attraverso una rete di sportelli di ascolto per assicurare il massimo grado possibile di coesione sociale”.

“E’ importante avere occasioni come questo tavolo di confronto – commenta il presidente della Provincia Luca Menesini – perché ci permette di mettere a fuoco i reali bisogni del territorio e individuare quelle che sono le migliori soluzioni. Si tratta di momenti di confronto che intendiamo proseguire. E’ molto importante il dialogo con Inps e Abi, poiché ci permette di analizzare e monitorare la situazione economica del territorio, cercando in questo modo di individuare le azioni da mettere a punto per salvaguardare l’economia della provincia di Lucca”.

Dal raffronto dei dati riferiti al periodo dall’inizio della pandemia ad oggi – effettuato da Abi durante l’incontro – è emersa una forte crescita dei depositi bancari in provincia, pari al doppio dell’andamento regionale, che sembrerebbe direttamente collegata agli effetti della crisi che ha prodotto una riduzione di investimenti da parte di imprese e famiglie, dovuta al quadro generale di incertezza che frena attualmente la domanda di beni e servizi.

Questa liquidità finanziaria potrebbe rilevarsi in futuro anche un’opportunità per lo sviluppo economico, se il miglioramento delle aspettative favorirà una ripresa della domanda dei beni e servizi da parte delle famiglie e delle imprese.

Abi ha inoltre evidenziato come la risposta del sistema bancario sia stata efficace, riuscendo a soddisfare le richieste di accesso al credito che nella provincia di Lucca sono risultate maggiori che nel resto della Toscana.

Anche Inps ha riferito che non si sono riscontrate ritardi nella trattazione delle richieste di cassa integrazione in provincia di Lucca.

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