Coronavirus, Toscana zona rossa da domenica: scatta la nuova stretta

La decisione presa dopo l’analisi dei dati da parte della cabina di regia dell’Iss
La Toscana passa da zona arancione a rossa. E’ la decisione emersa dall’esame dei dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, relativi al periodo 2-8 novembre, secondo cui gli indicatori sarebbero, per la nostra Regione, classificabili da “alto rischio”, ovvero tali da far scattare le limitazioni previste dalle aree rosse.
Il ministro Speranza firma l’ordinanza: alla base della nuova stretta ci sono infatti le valutazioni fatte dalla cabina di regia dell’Iss e ministero della Salute, e che prevedono oltre alla Toscana anche la creazione di una zona rossa in tutta Campania. A quella arancione salgono invece Emilia Romagna, Marche e Friuli.
Con l’ordinanza del ministro della sanità Speranza scattano da domenica (15 novembre) le limitazioni più stringenti negli spostamenti. Sono vietati anche quelli all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute. Sono ovviamente interdetti gli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro.
I bar e i ristoranti restano chiusi, 7 giorni su 7, ma potranno fare vendita a asporto fino alle 22 e per le consegne a domicilio non ci sono restrizioni. Chiudono anche i negozi, fatta eccezione per i supermercati, beni alimentari e di prima neccessità. Restano aperte edicole e tabaccherie e le attività relative ai servizi alla persona: lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi anche i centri estetici.
Per la scuola scatta la didattica a distanza per la scuola secondaria di primo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte quindi, solo la scuola d’infanzia, le scuole elementari e la prima media.
Sono sospese invece tutte le competizioni sportive (salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal Coni e Cip), ma è consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale. Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema e centri sportivi.