Truffa dei diamanti, banca condannata a risarcire un cliente della Garfagnana

Una nuova sentenza per il caso degli investimenti finiti nel mirino della procura
Truffa dei diamanti, un’altra condanna al risarcimento di un risparmiatore della Garfagnana. E’ stata procnunciata dal giudice Giovanni Piccioli del tribunale di Lucca oggi (4 settembre), come informa l’avvocato Fracesco Giordano. “Il tribunale di Lucca ha condannato nuovamente Banco Bpm a restituire a favore di un risparmiatore della Garfagnana una somma pari alla differenza tra il prezzo pagato per l’acquisto dei diamanti ed il valore effettivo, stimato sulla base dei criteri derivanti dai listini Rapaport”.
La causa riguardava l’acquisto di diamanti in una filiale di Banco Popolare, ora Bpm di Piazza al Serchio: “Il tribunale di Lucca – spiega il legale -, ha ritenuto, anche questa volta, che deve ravvisarsi la responsabilità della banca, in via preliminare poiché è apparso subito evidente l’interesse dell’istituto alla conclusione dell’affare giacché la società intermarket Diamond Business Spa, oggi fallita, garantiva alla stessa banca un corrispettivo per ciascuna segnalazione di potenziali clienti andata poi a buon fine. Inoltre, è emerso in via generale che diversi clienti avessero segnato di essere stati indotti dal personale della banca Bpm ad effettuare l’acquisto delle pietre, con un ruolo attivo dello stesso personale, che iluustrava e commentava i grafici prodotti dalla società Idb”.
Secondo il giudice il valore dei diamanti acquistati dal cliente sarebbe stato di gran lunga inferiore al prezzo effettivamente pagato, e che “gravava in ogni caso sulla banca l’obbligo di informare” su questa circostanza.