L'inchiesta a Vagli |
Cronaca
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Vagli, dissequestrati il server del Comune e i conti della moglie del vicesindaco: “Sono sereno e vado avanti”

20 giugno 2020 | 19:01
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Vagli, dissequestrati il server del Comune e i conti della moglie del vicesindaco: “Sono sereno e vado avanti”

Parla Puglia: “La magistratura fa bene ad indagare: mi auguro che faccia definitivamente chiarezza”

“Sono sereno: la magistratura faccia tranquillamente le sue indagini. Noi, anzi, ci auguriamo che finalmente a Vagli sia fatta chiarezza una volta per tutte”. Mario Puglia, il vicesindaco del Comune travolto meno di un mese fa da una inchiesta della procura che ipotizza illeciti nell’affidamento di lavori di somma urgenza e opere pubbliche da parte dell’amministrazione che negli appalti avrebbe, per l’accusa, favorito parenti e amici, rompe il suo silenzio.

Lo fa dopo la sentenza del tribunale del Riesame di Firenze a cui gli avvocati suoi e della moglie Laura Cazzullo, il professor Enrico Marzaduri e Laura Buffoni, si erano rivolti chiedendo il dissequestro della documentazione cartacea e digitale sequestrata durante le perquisizioni in Comune e nelle abitazioni riconducibili all’ex sindaco di Vagli. I giudici hanno dato il via libera al dissequestro del server dell’amministrazione comunale ma hanno rigettato l’istanza di dissequestrare il materiale cartaceo.

Per quello che riguarda la moglie dell’attuale vicesindaco, invece, è stato disposto il dissequestro di denaro e conti correnti che erano stati sequestrati nell’ambito dell’indagine che vede iscritti nel registro degli indagati sindaco e giunta insieme ad altre 25 persone, tra parenti, funzionari comunali e imprenditori.

“Prendo tutto questo come una buona notizia – spiega Mario Puglia -: continuo ad andare ogni giorno in Comune a fare il mio lavoro perché Vagli è il mio paese e voglio bene alla mia comunità. Con il server di nuovo a disposizione potremo continuare l’attività amministrativa che abbiamo voluto non si fermasse mai. Dimettermi? Non ci penso nemmeno, perché io sono assolutamente sereno e fiducioso del lavoro che sta facendo la magistratura. Ho una certa esperienza con la giustizia e sono sempre uscito pulito da ogni inchiesta. La procura fa bene ad indagare se ha dubbi, ma di quello che mi si accusa non è stato trovato assolutamente nulla. L’indagine è partita perché l’ufficio del procuratore è stato assaltato di esposti e denunce, una quarantina in tutto: a firmarle sono persone, tra cui esponenti del Pd locali, i quali hanno contenziosi, in qualche caso anche milionari con il Comune. Dovrei dunque prendere seriamente l’invito di chi mi dice: dimettiti e poi ha una causa milionaria con l’amministrazione? O che lo afferma per interessi politici?”.

E’ un fiume in pieno il vicesindaco che nella passata consiliatura ha fatto decollare Vagli anche dal punto di vista turistico, con il parco avventura: “Ho sempre lavorato per il bene della comunità – dice Puglia -: se avessi mai avuto il dubbio in questi anni che qualcosa non venisse compiuto con questo unico scopo, sarei stato io per primo a dimettermi all’istante. Ora mi auguro davvero che la magistratura faccia definitiva e completa chiarezza. A Vagli c’è ancora tantissimo da fare”.