Accordo governo-Anci: assistenti civici per controllare locali, spiagge e parchi

Menesini plaude all’iniziativa: “La fase 2 è quella della responsabilizzazione dei cittadini senza gravare sui gestori delle attività”
Coronavirus: arrivano gli “assistenti civici”. C’è accordo fra governo e associazione dei Comuni per controllare parchi, spiagge e locali attraverso i volontari della protezione civile.
Ad annunciarlo è il sindaco di Capannori e presidente della Provincia, Luca Menesini. “Nei prossimi giorni – dice – il governo e Anci emaneranno un bando per aumentare i volontari della protezione civile, in modo che siano impiegati anche per controllare i luoghi pubblici che sono naturali luoghi di aggregazione: parchi, spiagge e strade e locali. Sarà un’opportunità di impiego per molte persone disoccupate o che percepiscono il reddito di cittadinanza, e inoltre è un modo per puntare sull’educazione“.
“La fase 2 – commenta Menesini – deve essere la fase della responsabilizzazione dei cittadini: bisogna spiegare, rispiegare e spiegare ancora i nuovi comportamenti che vanno adottati. Bisogna rendere naturali gesti e distanze che non ci appartengono per cultura: è quindi fondamentale educare. Condividere tutti insieme le nuove regole e farle diventare patrimonio collettivo. Inoltre, in questo modo togliamo dalle spalle dei proprietari di pubblici esercizi la responsabilità di “controllare” una piazza o una strada, che è ovviamente una cosa per loro impossibile. Non basta che i protocolli di sicurezza siano rispettati da chi lavora in un locale, devono essere rispettati anche dai clienti“.
“Chi oggi pensa che può fare come faceva prima – ricorda il primo cittadino – sbaglia e sbaglia giocando sulla pelle dei propri genitori o dei propri nonni: e non va bene. Quindi è molto importante che gli “educatori civici” controllino e dicano ai ragazzi e alle ragazze come comportarsi; piano piano capiranno che nulla toglie al loro divertimento, anzi. Fare le cose in sicurezza, le rende più piacevoli”-
“Questa estate – conclude – deve essere l’estate in cui il governo investe in sanità in modo serio (quello che medici, infermieri e personale sanitario hanno vissuto a marzo non deve riaccadere) e in educazione, perché i giovani non sono la nostra rovina, sono il nostro futuro. Hanno però bisogno di speranza: scuola e percorsi formativi tornino al centro dell’agenda politica”.