Alimentari, benzinai, tabacchi e edicole: ecco chi resta aperto

Nel dettaglio le nuove norme assunte dal governo per combattere il coronavirus
Alimentari, benzinai, tabacchi, edicole. Ecco quali attività potranno restare aperte e quali invece saranno chiuse da oggi (12 marzo) fino al 25 marzo a seguito delle nuove norme valide su tutto il territorio nazionale per combattere la diffusione del coronavirus.
https://www.luccaindiretta.it/cronaca/2020/03/11/chiusi-tutti-i-negozi-tranne-alimentari-e-farmacie/168881/
Sono sospese le attività commerciali al dettaglio eccetto quelle di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi i mercati salvo le attività dirette alla vendita di generi alimentari, restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie.
Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, escluse le mense e catering continuativo su base contrattuale che garantiscano la distanza di sicurezza di un metro. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio rispettando norme igienico sanitarie. Restano aperti gli esercizi di somministrazione alimenti e bevande nelle aree di servizio e rifornimento carburante di strade, autostrade nelle stazioni, aeroporti e ospedali garantendo la distanza di sicurezza di un metro.
Sono sospese le attività di barbieri, parrucchieri, estetisti. Restano attivi solo lavanderie e servizi funebri.
Restano garantiti i servizi bancari, finanziari e assicurativi, le attività del settore agricolo e zootecnico di trasformazione alimentare.
I servizi di trasporto pubblico possono essere ridotti fino ai soli servizi essenziali ove necessario dai presidenti delle regioni e dal Ministero delle infrastrutture e trasporti per contenere l’emergenza coronavirus.
Amministrazioni pubbliche e privati sono invitati a utilizzare al massimo le modalità di lavoro da casa, utilizzare ferie e congedi retribuiti per i dipendenti, sospendere attività aziendali non indispensabili alla produzione, assumere protocolli anti contagio dove non sia possibile rispettare la distanza di un metro, incentivare le operazioni di sanificazione di luoghi di lavoro.