Coronavirus, attivati i controlli all’ingresso degli ospedali

Si può accedere alla struttura solo dopo aver superato le verifiche. Limitati gli accessi per i parenti dei ricoverati: “Sono misure giuste”
Clima sereno, consapevolezza della situazione, qualche piccolo – sopportabile – disagio. Questo il quadro della situazione che si presenta questa mattina (26 febbraio) a chi si dovesse recare all’ospedale San Luca. Anche nel presidio sanitario di Lucca infatti, così come in tutti gli ospedali della Toscana, sono state attuate sin dalle prime ore di questa mattina le direttive impartite dalla Regione volte a limitare il più possibile la diffusione del tanto temuto Coronavirus, direttive confermate anche a seguito di due vertici che si sono tenuti ieri tra Pisa e Firenze a cui hanno partecipato i rappresentanti delle aziende sanitarie e delle amministrazioni locali.
Le disposizioni sono state messe in atto a seguito di un’ordinanza della Regione Toscana che impone la riduzione dell’accesso all’utenza dalle 7 alle 21. Inoltre, si può accedere all’ospedale esclusivamente dall’ingresso principale, dov’è stata allestita una postazione di prefiltraggio con controlli per chi entra nel presidio sanitario che prevedono la misurazione della temperatura, la verifica della sintomatologia respiratoria e dell’esistenza di condizioni di rischio (viaggi in zone focolaio o contatti con persone effettivamente contagiate dal virus).
Limitati anche gli orari di accesso ai reparti di degenza in cui sarà possibile entrare solo dalle 7 alle 8, dalle 12,30 alle 14,30 e dalle 18,30 alle 19,30. Inoltre è autorizzata la visita di un solo familiare per paziente ricoverato, incluse le assistenze h24 autorizzate dal coordinatore.

Queste direttive sono entrate in vigore fin dalle prime ore di questa mattina e, al di la di un leggero spaesamento iniziale da parte degli utenti, non si sono registrati particolari disagi. Alle 11 circa, complice l’affluenza non elevata, i controlli di prefiltraggio creano piccole code nei momenti di maggiore afflusso che però si risolvono nel giro di circa 10-15 minuti. Tutti estremamente collaborativi gli utenti che comprendono le motivazioni delle precauzioni adottate dalla Asl ed attendono pazientemente il proprio turno. Qualche piccolo disagio lo lamentano i familiari delle persone ricoverate all’interno della struttura ai quali è limitato l’accesso ad un solo congiunto per ogni paziente.
Ulteriori limitazioni sono state previste anche per le aree che erogano altri tipi di prestazioni assistenziali come cup, ambulatori, radiologia, day hospital, day surgery eccetera dov’è consentita la presenza dei soli pazienti o, se necessario, di un solo accompagnatore.
L’azieda Usl Toscana nord ovest fa inoltre sapere che si riunirà anche oggi alle 17 l’unità di crisi aziendale, formata dalla Direzione e da tutte le componenti ospedaliere e territoriali (compresi i medici di medicina generale) coinvolte nel percorso di prevenzione per il Coronavirus. Nel corso dell’incontro verrà fatto il punto della situazione nei cinque ambiti territoriali. L’unità di crisi aziendale è in costante collegamento con la task force regionale che ha sede nell’assessorato in via Alderotti e con l’unità di crisi regionale, con sede in Palazzo Strozzi Sacrati, sede della giunta regionale.
Coinvolti nella gestione dell’emergenza anche i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta che sono chiamati a collaborare nella gestione di pazienti che presentano sintomi influenzali e di eventuali casi sospetti, in modo da ridurre il più possibile accessi non necessari alle strutture di Pronto Soccorso e agli ospedali e contribuendo, pertanto, alla rete di sorveglianza territoriale. Per fare il punto della situazione ed aggiornare sulle misure adottate a livello nazionale e regionale, i direttori di tutte le Zone Distretto dell’Asl hanno organizzato incontri già in corso nelle varie sedi ma che si concentreranno in particolare nella giornata di sabato (29 febbraio), con l’obiettivo di arrivare a coinvolgere tutti i medici e pediatri che operano sul territorio. A queste riunioni operative con i professionisti prendono parte operatori del dipartimento di prevenzione, nello specifico dell’Igiene e sanità pubblica, e dell’area cure primarie.
Inoltre, oggi pomeriggio è in programma nella sede direzionale via Cocchi a Pisa una riunione tra la direzione, insieme ad alcuni componenti dell’unità di crisi aziendale ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Anche in questo ambito sarà fatto il punto della situazione e verranno illustrate le misure di prevenzione adottate per il Coronavirus Covid-19.
Percorsi dedicati nei pronto soccorso. Nei pronto soccorso sono stati strutturati percorsi specifici con l’obiettivo di limitare ogni forma di promiscuità con utenti a sospetto di contagio. Resta valida la raccomandazione a tutte le persone che manifestano sintomi influenzali di rimanere a casa e consultarsi con il proprio medico curante e di non recarsi in ospedale. Per chi si autopresenta è stato comunque costruito un percorso specifico e sono stati predisposti quesiti dettati da precisi criteri epidemiologici per formulare le domande di accettazione. Se le risposte alle domande formulate al momento dell’accettazione sono affermative, il paziente viene avviato ad un percorso dedicato. In tutte le strutture di Pronto Soccorso degli ospedali dell’Azienda USL Toscana nord ovest è stato per questo attivato un pre-triage per le persone che provengono dalle zone a rischio e che presentano sintomi come febbre, tosse e malattie respiratorie acute. L’accesso spontaneo al Pronto Soccorso è possibile solo tramite questo “pre-triage respiratorio”.
Si conferma che in questi giorni nei pronto soccorso si registra un significativo calo di accessi, segno che la cittadinanza ha compreso e raccolto l’invito a recarsi in ospedale solo in caso di effettivo bisogno.
L’azienda infine ricorda che i cittadini che devono effettuare prestazioni ambulatoriali non urgenti possono rinunciare alla visita o all’esame senza il pagamento di alcuna penalità per la mancata disdetta.