Bagni, sfregiata la lapide della memoria

29 gennaio 2020 | 12:26
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Bagni, sfregiata la lapide della memoria

Vandali deturpano il monumento ai Bagni caldi

Gesto sconcertante a Bagni di Lucca dove è stata sfregiata la lapide all’ex grande albergo a Bagni Caldi, apposta in memoria dell’utilizzo di questo luogo come sede di internamento tra il 43 e il 44. Il sindaco e l’amministrazione condannano quanto avvenuto ascrivendolo ad “un vero e proprio oltraggio alla memoria, aggravato dal fatto che il gesto è stato compiuto proprio nel periodo in cui si celebra la giornata della memoria. Ci prodigheremo insieme alle altre istituzioni al ripristino della targa danneggiata – spiegano dal Comune -. Occorre combattere e ribadire la nostra ferma volontà di formare argine alle sempre più evidenti forme di negazionismo e oltraggio alla memoria. La storia insegna che non bisogna ignorare nemmeno il più piccolo gesto di ignoranza”.

Dura la condanna del direttivo Isrec di Lucca: “Non è la prima volta – ha detto il presidente Stefano Bucciarelli – che viene sfregiata una targa di quelle che apponemmo, nell’ambito dell’ iniziativa regionale iniziata in occasione del 70esimo anniversario della Liberazione, in tutto il territorio della provincia, insieme con l’Anpi provinciale, la provincia di Lucca e in accordo con le varie amministrazioni interessate. L’insieme di queste segnalazioni costituisce una rete della memoria consultabile sul nostro sito istituzionale e rilevabile da ogni posizione, come contributo alla conoscenza di fatti anche drammatici che stanno alla base della nostra convivenza democratica”.

“E’ però inaudito che venga colpita, proprio nei giorni dedicati alla memoria – va avanti Bucciarelli -, la targa che ricorda le vittime della Shoah detenute dai fascisti nella nostra provincia e consegnate ai nazisti tedeschi, con destinazione Auschwitz. E’ un segnale, che si aggiunge ai gravi e preoccupanti episodi che, proprio in questi giorni, testimoniano il pericolo di razzismo e antisemitismo in crescita anche nel nostro Paese”.

“A queste manifestazioni di odio – conclude -, ci opporremo con la perseveranza della nostra azione di informazione, ricerca, formazione civile e ci impegniamo intanto, in unità di intenti con le altre istituzioni e associazioni coinvolte, ad un pronto ripristino della targa danneggiata”.