Grifone vittima di un’intossicazione da piombo salvato a Castelnuovo: tornerà in libertà al Parco dell’Orecchiella foto

L’animale è stato consegnato alla Lipu Cruma di Livorno, su richiesta della Asl Toscana Centro, dopo essere stato soccorso in Garfagnana

Un esemplare di grifone (Gyps fulvus) vittima di un’intossicazione da piombo tornerà in libertà il prossimo sabato (10 agosto) al Parco dell’Orecchiella.

L’animale è stato consegnato alla Lipu Cruma di Livorno, su richiesta della Asl Toscana Centro, il 9 luglio scorso, dopo essere stato soccorso nel territorio comunale di Castelnuovo di Garfagnana. Le condizioni sono apparse subito gravi, il Grifone era in forte stato di debilitazione, anemico e disidratato. L’equipe veterinaria ha subito sospettato l’intossicazione da piombo. La diagnosi è stata confermata dalle analisi e l’animale è stato quindi sottoposto a terapia farmacologica per la cura del saturnismo.

“Gli esami successivi alla prima terapia – spiega il dottor Renato Ceccherelli, direttore sanitario del Cruma – hanno mostrato un livello di piombo nel sangue ancora preoccupante, il che ci ha costretti a ripetere un secondo ciclo di terapia”. Dopo le cure necessarie e il periodo di riabilitazione nelle apposite voliere, l’esemplare si è completamente ristabilito.

L’avvelenamento da piombo è un fenomeno di dimensioni preoccupanti, che riguarda molte specie animali e rappresenta un rischio anche per gli umani. Nel caso del grifone ricoverato alla Lipu Cruma è probabile che si sia nutrito di prede che contenevano frammenti di piombo da munizioni o che avessero a loro volta una concentrazione di piombo molto alta nei tessuti. I sintomi con cui si manifesta l’intossicazione sono gravi e debilitanti e possono portare alla morte, nel caso di intossicazione acuta, in poche settimane. Inoltre, gli effetti del piombo su specie longeve come il Grifone sono devastanti perché le probabilità di un individuo di subire un’intossicazione prima di essersi riprodotto un numero sufficiente di volte per assicurare una discendenza possono essere altissime.

La guarigione dell’esemplare ricoverato è quindi un risultato di grande valore, reso possibile dall’impegno del personale veterinario e di tutte le persone che praticano volontariato al Cruma. Ora c’è la fase più gratificante delle nostre attività: il rilascio in natura. L’animale sarà infatti liberato nella Riserva Naturale Statale dell’Orecchiella, gestita dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Lucca. Il ritrovo è alle 11 al parcheggio del Centro visitatori.

L’area è stata individuata prendendo in considerazione diversi aspetti come la composizione naturale dei luoghi e il luogo di ritrovamento dell’esemplare. C’è inoltre da considerare che, trattandosi di un esemplare immaturo (cioè un esemplare indipendente ma che non ha ancora raggiunto l’età riproduttiva) con molta probabilità non si fermerà nell’area ma la utilizzerà per proseguire il suo viaggio di dispersione verso altre aree frequentate dalla specie.

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