Zucconi (Fdi): “Proroga delle graduatorie per Oss, risultato atteso”

Il deputato: "Mi sono speso personalmente per ottenere questo esito"

Proroga delle graduatorie per Oss, il deputato Fdi, Riccardo Zucconi, esprime soddisfazione per il risultato.

“Dopo mesi di battaglie, riunioni, incontri, possiamo dire di aver finalmente ottenuto un importante e significativo passo avanti per la figura degli Oss in Toscana – afferma il segretario di presidenza alla Camera dei Deputati -. Mi sono molto battuto sia a livello provinciale, che regionale ma anche segnalando il problema al Ministero della Salute in quella che era divenuta ormai una situazione paradossale, che rischiava di sfociare in un nuovo, imminente bando di concorso per Oss ignorando la graduatoria esistente. Finalmente il Consiglio regionale della Toscana ha ascoltato le nostre istanze, approvando all’unanimità la proposta di legge per la proroga di un anno delle scadenze delle graduatorie per l’assunzione di operatore socio sanitario, una figura che per molti aspetti ha un ruolo professionale e umano insostituibile all’interno delle aziende sanitarie”.

“Un risultato dunque – prosegue Zucconi – che permette di attingere alla lista di operatori socio sanitari idonei, formata nel dicembre 2021 a seguito del concorso Estar, al quale presero parte oltre 8mila aspiranti Oss. Di questi, 2600 risultarono idonei, ma ad oggi ne sono stati assunti incredibilmente meno del 10 per cento. Auspico che la graduatoria vada in esaurimento e che tutti gli Oss vengano assunti come meritano: era inaccettabile che operatori entrati in graduatoria tramite regolare concorso, venissero bypassati da figure professionali equivalenti entrati tramite agenzie interinali, che magari non avevano nemmeno fatto il concorso o peggio ancora non lo avevano superato e che dopo un periodo di lavoro a tempo determinato venissero assunte a tempo indeterminato. Come parlamentare di Fratelli d’Italia mi sono fortemente battuto per ottenere questa prima, importante vittoria, che non è assolutamente esaustiva e che andrà affiancata ad una più generale inversione di rotta della nostra sanità regionale”.

 

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