No a nuovi migranti a Vagli, una residente: “Per l’accoglienza servono progetti seri”

L'intervento: "Prendere le persone e ammucchiarle in una canonica o in un convento non vuol dire accoglierli"

Accoglienza migranti a Vagli, dopo il no del consiglio comunale interviene una cittadina che si definisce ‘orgogliosamente di sinistra’.

“Stranamente, per una volta – dice Lorenza Giorgi (nella foto, ndr) – sono d’accordo sul voto che è uscito dal consiglio comunale. Probabilmente lo spirito che mi anima sarà ben diverso da quello dei consiglieri di maggioranza che hanno votato contro all’accoglienza ma ci tengo a chiarire la cosa, anche a nome dei miei compaesani, perché a Vagli siamo tutt’altro che razzisti e xenofobi. È chiaro che, dopo le notizie apparse, sembra che Vagli sia pieno di razzisti che non vogliono accogliere i migranti. La verità però è un’altra e bisogna, secondo me, cominciare a smettere di strumentalizzare i migranti per metterci l’uno contro l’altro”.

Accoglienza migranti, Vagli dice no all’utilizzo dell’ex convento: “Ne ospitiamo già 24 sul territorio”

Vagli dice no – spiega la residente – perché già non siamo stati in grado di dare un futuro ai 24 migranti che ospitiamo sul territorio. E sia chiaro non per colpa di Vagli e tantomeno dei vaglini, ma per via del fatto che sono rari i casi in cui si riesce a sviluppare un vero progetto di accoglienza. Prendere i migranti e “ospitarli” (ammucchiarli) in una canonica o in un convento non vuol dire accoglierli, vuol dire trattarli come numeri, per non dire di peggio.  Perciò  prima di proporci di accogliere altri migranti la prefettura ci guidi in un progetto di accoglienza vero per dare un futuro in Italia alle 24 persone che sono a Vagli, permettiamogli di trovare un lavoro, di portare la famiglia o di farsela. Abbiamo tutte le scuole chiuse, permettiamo a qualche bambino che ne ha bisogno di crescere a Vagli con la sua famiglia così da ripristinare un importante servizio anche per il paese. Permettiamogli una vita normale, a Vagli non vogliamo numeri ma persone. Potrei citare molti esempi di integrazione avvenuti a Vagli anche negli ultimi anni, il problema di Vagli non è certo l’accoglienza verso il prossimo, non lo è e non lo è mai stato”.

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