Elezioni 2022, si delineano le sfide nei collegi uninominali. Big capolista nei listini proporzionali

Negli elenchi 'bloccati' per il collegio che comprende Lucca in testa, fra gli altri, Renzi, Bonifazi, Donzelli, Bergamini e Silli. L'ex FI Barbara Masini candidata al Senato per il terzo polo

Elezioni, sono momenti concitati per partiti e movimenti. È il momento, infatti, per chi non lo ha ancora fatto, di chiudere le liste, cosa che avverrà entro le 20 di lunedì (22 agosto).

Si vanno delineando, però, le sfide per l’uninominale e appaiono i primi nomi ufficiali dei listini del proporzionale.
Nel collegio della Camera di Massa Versilia se la vedranno Elisa Montemagni della Lega, capogruppo del Carroccio in Regione, la parlamentare uscente del Pd Martina Nardi e, per il terzo polo, l’altro parlamentare uscente, Cosimo Maria Ferri, reduce dalla campagna elettorale come candidato sindaco di Carrara ed eletto in consiglio comunale. Per Unione Popolare si candida Nicolò Martinelli, 28enne di Rifondazione Comunista. Si attendono, in questo come negli altri collegi, i nomi dell’uninominale di Movimento Cinque Stelle e, in caso di raggiungimento del quorum delle firme, di Alternativa per l’Italia, Italexit e Italia Sovrana e Popolare.

Nel collegio per la Camera di Lucca, Valle del Serchio e Valdinievole non è ancora ufficiale la candidatura di Riccardo Zucconi di Fratelli d’Italia per il centrodestra, ma resta assai probabile. Se la vedrà sicuramente con Serena Mammini, ex assessora ed attuale consigliera comunale di opposizione del Pd e con il sindaco di Coreglia, ex assessore regionale e segretario regionale di Azione, Marco Remaschi.

Infine il collegio del Senato, che da Massa arriva fino a Prato e che vedrà al via Massimo Mallegni di Forza Italia, senatore uscente, l’assessora di Camaiore Anna Graziani per il centrosinistra mentre il candidato del terzo polo dovrebbe essere la senatrice ex Forza Italia, ora in Azione, Barbara Masini. 

Il terzo polo sta anche sistemando i listini del proporzionale. Al Senato capolista sarà Matteo Renzi, alla Camera il listino per il proporzionale dovrebbe vedere il fedelissimo renziano Francesco Bonifazi capolista, seguito da Alice Rossetti, Marco Remaschi e Lara Baldacci, anche lei di Azione e di Coreglia. E se la Lega alla Camera dovrebbe presentare come capolista Andrea Barabotti, compagno dell’eurodeputata Susanna Ceccardi, si stanno cercando gli ultimi equilibri in Fratelli d’Italia. Certo come capolista Giacomo La Pietra, senatore uscente, nel listino del Senato, per la Camera dovrebbe esserci Giovanni Donzelli capolista davanti a Chiara La Porta (Prato), Alessandro Amorese (Carrara) e a Irene Gori (Pistoia).

Già noti i listini del Pd per la Camera, senza lucchesi, con Anna Ascani, Marco Furfaro, Caterina Bini e Gianluca Brizi per la Camera e Dario Parrini, Ilenia Zambito, Silvio Franceschelli e Caterina Biti per il Senato. Ufficiali anche le liste del Movimento Cinque Stelle: alla Camera Riccardo Ricciardi, Chiara Bartalini, Maurizio Gori e Fiammetta Barbara Tavosanis; al Senato Ettore Licheri, Manuela Bellandi, Gianluca Ferrara e Donelli Bonciani. Per Unione Popolare i candidati per il Senato sono Fabrizio Callaioli, Francesca Conti, Angelo Baracca e Daniella Dominica Vanghieri. Per la Camera ci sono Maurizio Acerbo, Francesca Trasatti di Camaiore, Nicola Cavazzuti e Giulia Romani. Nel listino proporzionale di Forza Italia ci sarà sicuramente posto per Deborah Bergamini, fedelissima di Berlusconi, capolista di Noi Moderati sarà invece Giorgio Silli, esponente di Italia al Centro di Toti.

Gioca in trasferta, nel collegio di Pisa e Livorno, che comprende anche Viareggio, Massarosa e Camaiore, il senatore barghigiano Andrea Marcucci. Se la vedrà, fra gli altri, con il leghista Manfredi Potenti.

Un’ultima notazione, in attesa di altre ufficialità, per l’ipotesi della candidatura di Marcello Pera, presidente emerito del Senato, a Palazzo Madama con Fratelli d’Italia. Bocche cucite dalla sua casa di San Marco, da dove afferma di aspettare la scadenza delle candidature per esprimersi. Di certo c’è che, nel caso, potrebbe non essere candidato in Toscana all’uninominale, ma in un altro collegio, o preferibilmente, fare il capolista di un listino bloccato per un posto ‘blindato’. L’ipotesi, ormai quasi una certezza viste le imminenti scadenze, è che possa presentarsi come capolista in Sardegna e Campania.

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